Spazio satira
La riflessione
13.06.2024 - 11:00
Sempre più spesso la differenza alle comunali la fanno le donne. Con il pieno di preferenze. Ovunque. È successo per esempio a Cassino e a Veroli. Nella città martire Barbara Di Rollo (Pd) ha toccato quota 936 voti. Sempre nei Democrat, 413 preferenze per Ornella Rodi e 392 per Sarah Grieco. Ma ci sono stati altresì i 541 consensi di Maria Rita Petrillo (Orizzonte Comune), i 475 di Jole Falese e i 429 di Francesca Calvani, entrambe nella lista Partecipiamo Cassino. Oppure i 374 voti di Maria Concetta Tamburrini e i 326 di Gabriella Vacca (Salera Sindaco 2024).
A Veroli il record appartiene ad Assunta Parente (Idea Comune): 885 preferenze. Nella stessa lista Alessandra Cretaro con 435 e Silvia Marchione con 427. Mentre nella civica Rete Democratica spiccano i 600 voti di Francesca Cerquozzi. Ci sono state altresì le 415 preferenze di Cristina Verro (Veroli Proxima). Indipendentemente dal fatto che sono state candidate in liste civiche, sia Assunta Parente che Francesca Cerquozzi sono esponenti di spicco del Partito Democratico. Come del resto Barbara Di Rollo e Sarah Grieco. La domanda è: come mai le donne alle comunali fanno sempre più spesso il record delle preferenze?
Barbara Di Rollo è alla sua quarta elezione consecutiva a Cassino (nella scorsa consiliatura è stata presidente dell’aula). In passato ha ricoperto anche il ruolo di consigliere regionale per qualche mese. Dice Barbara Di Rollo: «Per quello che mi riguarda è stato fondamentale il gioco di squadra. Nel senso che è come se ci fossero stati altri cento candidati con la sottoscritta. Abbiamo messo in piedi un progetto politico e amministrativo condiviso e in questo modo c’è stata una convergenza di preferenze sulla mia persona. Credo che la strada giusta sia questa. Viviamo in un mondo dominato da un individualismo sfrenato. Ritengo che bisognerebbe spiegare ai ragazzi che il gioco di squadra fa la differenza. Perché le donne prendono tante preferenze? Non penso che sia una questione di genere. La doppia preferenza? Alcune la utilizzano, ma non è il mio caso».
Sarah Grieco, oltre che una esponente del Pd, è altresì responsabile provinciale delle Democratiche. Argomenta: «Devo dire che a Cassino c’è stata una straordinaria affermazione del sindaco, della coalizione e del partito. Sono molto orgogliosa del risultato che ho ottenuto. Anche in considerazione del fatto che non ho fatto parte della scorsa Amministrazione e di conseguenza non ho potuto utilizzare quello che comunque rimane un valore aggiunto. Il fatto che sia pure responsabile provinciale delle Democratiche mi dà una responsabilità in più. E ho intenzione di assumere iniziative in Consiglio che vadano nella direzione del ruolo che ricopro».
A Veroli Assunta Parente è stata vicesindaco nell’Amministrazione di Simone Cretaro. È alla settima elezione consecutiva in consiglio comunale. Il primo ingresso nel 1995. Argomenta: «Beh sì, una grandissima soddisfazione. Teniamo presente che c’erano circa 240 candidati al consiglio comunale e quindi il livello della competizione era altissimo. Inoltre la lista civica nella quale ho concorso era piena di nomi importanti e di amministratori uscenti. Non era scontato fare un risultato del genere. Stavolta ho concorso in una lista civica e con Eugenio Velocci abbiamo optato per un “ticket” importante ed efficace. In politica come nella vita il gioco di squadra è importante e fa la differenza».
Naturalmente soddisfatta Francesca Cerquozzi. Spiega: «I risultati da sottolineare a Veroli sono soprattutto due. La straordinaria affermazione di Germano Caperna con il 75% al primo turno e i 13 consiglieri di maggioranza eletti. Per quanto riguarda il contributo delle donne alle elezioni, ormai è un dato assodato ad ogni livello. Anche e soprattutto nel Partito Democratico. Come abbiamo dimostrato a Veroli, nonostante ci sia stata l’esigenza di concorrere nelle liste civiche. Sono orgogliosa della performance ottenuta, peraltro in una lista completamente nuova. Adesso inizia una fase diversa, legata all’amministrazione e dovremo dimostrare ancora di più. Siamo pronti».
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