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Il punto

Europee, terremoto nelle urne

Fratelli d’Italia e Pd fanno il vuoto anche nella circoscrizione Centro. Il sistema politico torna bipolare. Crollo dei Cinque Stelle, Forza Italia davanti alla Lega. Bene Alleanza Verdi e Sinistra. La suddivisione dei seggi

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I risultati delle europee hanno “ridisegnato” un sistema bipolare in Italia: il crollo del Movimento Stelle, sotto la soglia (anche psicologica) del 10%, ha determinato uno smottamento forte degli equilibri. Fratelli d’Italia (28,81%) e Pd (24,08%) hanno fatto il vuoto. Per il resto, sorpasso di Forza Italia (9,61%) nei confronti della Lega (9%) e Alleanza Verdi e Sinistra che arriva al 6,7%. Movimento Cinque Stelle al 9,99%. Vale a dire nessuno in doppia cifra. Con l’eccezione dei partiti di Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Stati Uniti d’Europa (Renzi e Bonino) e Azione (Calenda) non hanno superato la soglia di sbarramento del 4%.

Nella circoscrizione Centro (Lazio, Toscana, Umbria e Marche) FdI al 31,07%, Pd al 26,59%, Cinque Stelle al 9,47%, Forza Italia al 7,03%, Lega al 6,71%, Alleanza Verdi e Sinistra al 7,50%. Ma lo spoglio non è ancora completato. Queste le percentuali nel Lazio: FdI al 33,11%, Pd al 22,75%, Cinque Stelle al 10,52%, Forza Italia al 7,38%, Lega al 6,64%, Alleanza Verdi e Sinistra all’8,31%. Interessante altresì il discorso delle preferenze nella “Centro”, tenendo sempre presente che i dati non sono definitivi. Fratelli d’Italia: 545.212 preferenze per Giorgia Meloni, 106.811 per Nicola Procaccini, 53.146 per Marco Squarta, 49.459 per Carlo Ciccioli, 44.594 per Antonella Sberna, 40.892 per Francesco Torselli. Pd: Elly Schlein a 148.050, Dario Nardella a 109.506, Nicola Zingaretti a 107.662, Matteo Ricci a 96.217, Camilla Laureti a 54.276, Alessia Morani a 37.131, Marco Tarquinio a 36.183. Nel Movimento Cinque Stelle 28.360 preferenze a Carolina Morace, 11.234 a Dario Tamburrano. Per quanto riguarda Alleanza Verdi e Sinistra, 38.857 preferenze per Ignazio Marino, 20.669 per Marilena Grassadonia, 18.384 per Massimiliano Smeriglio.

Forza Italia: le preferenze di Antonio Tajani sono state 90.954. Al secondo posto Salvatore De Meo con 39.603 e quindi Rossella Chiusaroli con 23.702. Un ottimo risultato per l’esponente cassinate, responsabile politico degli “azzurri” in Ciociaria. Un risultato che potrebbe lanciarla nella eventuale corsa ad un assessorato regionale. La Lega: 107.415 preferenze per Roberto Vannacci. Poi Susanna Ceccardi (31.797) e Mario Abbruzzese (23.231), che ha comunque ottenuto una buona performance. Da definire e ufficializzare il quadro degli eletti. Ma l’ipotesi più probabile è la seguente: 5 seggi a Fratelli d’Italia, 5 al Pd, 2 al Movimento Cinque Stelle, 1 a Forza Italia, 1 alla Lega, 1 ad Alleanza Verdi e Sinistra. Vanno tenuti in considerazione diversi fattori. Il primo: Giorgia Meloni (FdI), Elly Schlein (Pd) e Antonio Tajani (Forza Italia) non andranno all’europarlamento. Il secondo: il quadro definitivo di voti e preferenze ancora non c’è. Infine bisognerà capire quali saranno le opzioni di chi è stato eletto in più circoscrizioni.

Ad ogni modo in Fratelli d’Italia conferma (a valanga) per Nicola Procaccini. Poi Marco Squarta e Carlo Ciccioli, seguiti da Antonella Sberna e Francesco Torselli. Nel Pd nessun problema per Dario Nardella, Nicola Zingaretti e Matteo Ricci. Poi ci sono Camilla Laureti e Alessia Morani, ma anche Marco Tarquinio. Nel Movimento Cinque Stelle sicura Carolina Morace. Seguita nella classifica delle preferenze da Dario Tamburrano e Gianluca Ferrara. Pure in questo caso bisognerà attendere i risultati definitivi. In Forza Italia conferma per Salvatore De Meo. Nella Lega dipenderà dalle opzioni di Roberto Vannacci: nella Centro è lui l’eletto. Al secondo posto c’è Susanna Ceccardi. In Alleanza Verdi e Sinistra c’è Ignazio Marino.

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha rilevato: «Il centrodestra di governo esce rafforzato e compatto da queste elezioni europee: gli italiani hanno premiato il buon governo di Giorgia Meloni. Anche nel Lazio, con oltre il 47 per cento dei consensi, il centrodestra è la coalizione piú votata dai cittadini, raggiungendo risultati eccezionali sul territorio, come ad esempio il 60 per cento nella provincia di Latina». Rimanendo alla Regione Lazio, ora bisognerà attendere le mosse soprattutto di Forza Italia, dal momento che nelle settimane precedenti sia Antonio Tajani che Claudio Fazzone avevano annunciato l’intenzione di chiedere un rimpasto di giunta. Per via dei mutati equilibri e rapporti di forza tra i gruppi consiliari. Forza Italia è passata da 3 a 7 consiglieri, mentre la Lega è scesa da 3 ad 1. Entrambi i partiti esprimono 2 assessori. Sicuramente il Carroccio alzerà le barricate, richiamando il riferimento ai voti e alle percentuali delle regionali del febbraio 2023. Sarà naturalmente Francesco Rocca a decidere, ma la sensazione è che non sarà una partita semplice.

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