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Lo scenario

Pd, la strambata De Angelis verso Dario Franceschini

Asse di ferro con Daniele Leodori. Rivoluzione Democrat. Sostegno al sindaco di Firenze. Inevitabile frattura con Sara Battisti

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Sara Battisti, Francesco De Angelis e Luca Fantini

L’asse di ferro con Daniele Leodori e il possibile approdo, chiuse le europee, in AreaDem di Dario Franceschini. La strambata di Francesco De Angelis all’interno del Partito Democratico si sta profilando con contorni tanto netti quanto clamorosi. D’altronde il sostegno esplicito e forte a Dario Nardella aveva già rappresentato più di un segnale. All’interno di Pensare Democratico (la corrente maggioritaria dei Dem in Ciociaria) lo seguiranno quasi tutti. Ma non la consigliera regionale Sara Battisti. E sembra che in fase di riflessione siano pure il capogruppo provinciale e sindaco di San Donato Val di Comino Enrico Pittiglio e il segretario della Federazione Luca Fantini. Proprio in vista delle europee le indicazioni di voto erano state due: Elly Schlein e Nicola Zingaretti, vale a dire le “teste di lista”. Per poi lasciare una sostanziale “libertà” per quanto concerne la terza preferenza. A proposito di terza preferenza: Francesco De Angelis ha deciso di appoggiare Dario Nardella su questo versante.

C’è però un aspetto politico che attiene alle strategie e agli equilibri in tutto il Lazio. L’elemento che spicca maggiormente è la sintonia totale che si è venuta a determinare tra Daniele Leodori e Francesco De Angelis, rispettivamente segretario e presidente regionale del Pd. De Angelis non è uno qualunque e le sue mosse vengono osservate con grande attenzione anche a Roma. Ma il dado è stato tratto. Nei mesi scorsi Daniele Leodori aveva proposto proprio la candidatura di De Angelis alle europee.

Evidentemente però deve essere scattato qualche veto. In più di un’occasione negli ultimi anni De Angelis ha posto il tema di una maggiore considerazione nei confronti del Pd della provincia di Frosinone. Specialmente sul versante delle candidature eleggibili a Camera, Senato e Parlamento europeo. Appelli caduti nel vuoto nel 2018 (politiche), nel 2019 (europee) e 2022 (politiche). Con i collegi della Ciociaria che sono stati dei granai di voti per i big nazionali e romani. Dicevamo di Sara Battisti, che peraltro lo stesso De Angelis aveva voluto alla guida di Pensare Democratico. E che in due occasioni (2018 e 2023) sempre Francesco De Angelis ha sostenuto con forza alle regionali. I due si sono parlati e dopo tanti anni si sono trovati su posizioni inconciliabili più che contrapposte. La frattura politica stavolta è netta.

Sara Battisti non seguirà Francesco De Angelis nell’ormai sempre più probabile adesione ad AreaDem di Dario Franceschini ma anche di Daniele Leodori. La Battisti vuole aspettare l’esito delle europee, per capire altresì le successive dinamiche. Peraltro proprio sull’elezione di Daniele Leodori alla segreteria regionale del partito era stata siglata una storica pace tra le correnti dei Democrat nel Lazio. Secondo alcune indiscrezioni (da confermare però) Sara Battisti potrebbe decidere di restare nella componente che fa riferimento al parlamentare Claudio Mancini. Vedremo quali saranno le decisioni di Luca Fantini ed Enrico Pittiglio. Per quanto concerne Pensare Democratico, complicato che Sara Battisti possa rimanere alla guida.

La maggioranza della corrente sta con De Angelis: iniziando da Mauro Buschini e Adriano Lampazzi. E molti altri. Resta da capire se Pensare Democratico rimarrà con lo stesso nome. Probabilmente sì, considerando la determinazione di Francesco De Angelis. Il quale ha costantemente puntato sul peso politico ed elettorale della sua componente. Quando ha deciso di schierarsi con Ignazio Marino, ma pure quando (di concerto con Sara Battisti) siglò un’intesa con l’area di Matteo Orfini.

Fino all’accordo per sostenere Nicola Zingaretti, prima come presidente della Regione e dopo come segretario nazionale del Pd. Non c’è dubbio che l’eventuale adesione di Francesco De Angelis ad AreaDem di Dario Franceschini è destinata ad avere effetti sul piano degli equilibri perfino regionali. Tornando alle dinamiche in Ciociaria, bisognerà capire quale sarà il quadro definitivo. C’è la stagione congressuale alle porte e difficilmente De Angelis vorrà rinunciare ad indicare il segretario provinciale. Infine Daniele Leodori: il segretario regionale ancora una volta ha dimostrato di essere decisivo.

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