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Massimiliano Smeriglio: «L’Europa non è matrigna»

Parla il candidato di AVS: «Dobbiamo sostenere i produttori agricoli locali»

Massimiliano Smeriglio: «L’Europa non è matrigna»

Il parlamentare europeo Massimiliano Smeriglio e il consigliere Luigi Vacana

«Le elezioni europee sono una grande opportunità per parlare di sviluppo locale, sanità e lavoro». Così Massimiliano Smeriglio, europarlamentare uscente e candidato nella lista Alleanza Verdi e Sinistra. Ieri Smeriglio è stato protagonista di un evento al Caffé Minotti, organizzato dal consigliere provinciale Luigi Vacana.

Ha detto Smeriglio: «L’Europa non è matrigna, può mettere risorse importanti come nel post pandemia. Penso a settori come la sanità pubblica, l’industria, l’agricoltura. Per quanto riguarda le politiche agricole, dobbiamo difendere le eccellenze enogastronomiche e i produttori locali. La soglia di sbarramento del 4%? Un brutto lascito del bipolarismo italiano. Lo sbarramento c’è in 9 dei 27 Paesi e in molti di questi 9 è al 3%. In Germania c’è la soglia del 5% alle politiche, ma invece non è prevista alle europee. Per un motivo: alle europee non c’è il voto di fiducia».

Massimiliano Smeriglio in Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Zingaretti nel Pd, Alessio D’Amato in Azione. Tutti candidati alle europee. Cosa resta dei dieci anni di governo del centrosinistra alla Regione? Rileva Smeriglio: «Purtroppo (ndr: da evidenziare il purtroppo) quel modello funzionava e ha consentito al centrosinistra dieci anni di governo. L’architrave era il progetto Piazza Grande, del quale sono stato il coordinatore. Quel sistema è andato in frantumi con le dimissioni di Nicola Zingaretti, il quale ha delle responsabilità politiche».

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