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L'analisi

Quanti seggi scattano per i partiti. Ecco le simulazioni

Le rilevazioni di YouTrend sulla base delle medie dei sondaggi. Alla circoscrizione Centro FdI tra 4 e 6 eletti, il Pd invece tra 3 e 5

Quanti seggi scattano per i partiti. Ecco le simulazioni

Un’immagine dell’Europarlamento

In Italia si eleggono 76 europarlamentari, 15 dei quali nella circoscrizione Centro, che comprende Lazio, Toscana, Umbria e Marche. Ma quale sarebbe la distribuzione dei seggi tra i partiti? Una simulazione è stata effettuata da YouTrend sulla base dei dati degli ultimi sondaggi disponibili al 2 maggio 2024. Ma proseguiamo con ordine.

La rilevazione
Il punto di partenza è la Supermedia YouTrend/Agi: una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. L’ultima ponderazione include sondaggi realizzati dal 18 aprile al 1° maggio: è stata effettuata il giorno 2 maggio sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Emg (data di pubblicazione: 25 aprile), Euromedia (28 aprile), Quorum (29 aprile), Swg (22 e 29 aprile) e Tecnè (20, 22 e 27 aprile).

Fratelli d’Italia primo partito con il 27,2%, stessa percentuale di due settimane fa. Cresce invece il Partito Democratico, arrivando al 20,4%: +0,6% rispetto al 19,8% precedente. Inoltre in questo modo viene superata la soglia (anche psicologica) del 20%. Il Movimento Cinque Stelle è al 16,1% (-0,2%). Mentre Forza Italia è ormai stabilmente il quarto partito italiano nelle rilevazioni: 8,7%, con un +0,2%. Davanti alla Lega: 8,3% (+0,1%). Gli Stati Uniti d’Europa voluti da Emma Bonino e Matteo Renzi sono testati al 4,6%: con un -0,1% rispetto al dato di due settimane prima. Alleanza Verdi e Sinistra al 4,1%: +0,2%. Azione di Carlo Calenda è al 3,8% (-0,1%). Quindi c’è la lista Libertà di Cateno De Luca: 1,9% (-0,1%). In corsa Pace, Terra e Dignità di Michele Santoro: 1,9% (+0,1%).

I possibili seggi
Le ipotesi sulle attribuzioni dei seggi sono naturalmente molto incerte. Però è già possibile trarre alcune indicazioni, specialmente con riferimento al confronto su come andò nel 2019. A livello nazionale Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni potrebbe eleggere tra 20 e 27 europarlamentari. Molti di più dei 6 del 2019. Mentre invece, se i sondaggi venissero confermati, crollerebbe la Lega, che cinque anni fa di parlamentari europei ne ottenne 29. Adesso oscillerebbe tra 5 e 8. Fra i quali 2-3 nella circoscrizione Nord Ovest e 1-2 nel Nord Est. Il Partito Democratico potrebbe eleggere tra i 14 e 19 eurodeputati (19 nel 2019). Il Movimento Cinque Stelle fra 11 e 16 (14 cinque anni fa). Quindi Forza Italia: tra 4 e 8 (7 nel 2019).

Il resto dello scenario dipenderà dal superamento della soglia di sbarramento nazionale al 4%. Secondo l’ultima rilevazione della Supermedia YouTrend/Agi, Stati Uniti d’Europa e Alleanza Verdi e Sinistra sono sopra, Azione poco sotto. Se dovesse superare la soglia, Stati Uniti d’Europa potrebbe arrivare ad eleggere fra 3 e 6 eurodeputati, Alleanza Verdi e Sinistra tra 3 e 5, Azione tra 3 e 4. Al di sotto del 4%, invece, non scattano seggi.

Un eurodeputato potrebbe eleggerlo anche dalla Sudtiroler Volkspartei, che come nel 2019 è apparentata con Forza Italia. Come riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos, «Fratelli d’Italia sarebbe particolarmente forte nelle circoscrizioni settentrionali: nel Nord Ovest eleggerebbe 6-8 eurodeputati, mentre nel Nord Est 4-6». Nella circoscrizione Centro il partito di Giorgia Meloni potrebbe eleggere tra i 4 e i 6 europarlamentari. Mentre il Partito Democratico fra 3 e 5. Poi naturalmente bisognerà tenere conto del Movimento Cinque Stelle. Con il derby tra Forza Italia e Lega che dovrà tenere conto di tanti fattori. Intanto dei voti e delle percentuali nazionali e della circoscrizione. Quindi pure dei risultati degli altri partiti. Per esempio un’accelerazione di Fratelli d’Italia e Partito Democratico restringerebbe gli spazi. Mentre una flessione li aumenterebbe. Poi c’è il discorso accennato in precedenza e cioè di quante liste supereranno la soglia di sbarramento del 4%.

Come andò nel 2019
Il precedente delle europee 2019 è lontanissimo sul piano politico e dei rapporti di forza attuali. Come del resto si capisce dall’esito delle elezioni politiche e regionali. Oltre che dalle rilevazioni dei sondaggi. Vediamo come andò. In provincia di Frosinone la Lega ottenne 96.670 voti, pari al 40,3%. Percentuale superiore a quella del Lazio (32,6%), della circoscrizione Centro (33,4%) e del livello nazionale (34,3%). Mentre Fratelli d’Italia raggiunse l’8,9%, in virtù di 21.319 voti. Nel Lazio il 9%, nella circoscrizione Centro il 6,9%, in Italia il 6,4%. Il Partito Democratico nel 2019 in Ciociaria mise in fila 38.536 voti, attestandosi al 16%. Percentuale decisamente più bassa rispetto a quella del Lazio (23,7%), della circoscrizione Centro (26,8%) e dell’Italia (22,6%). Sempre nel 2019 il Movimento Cinque Stelle in provincia di Frosinone totalizzò 44.494 voti, pari al 18,5%: nel Lazio il 17,9%, nella circoscrizione Centro, il 15,9%, in Italia il 17%. Mentre Forza Italia in Ciociaria arrivò all’8,1%: 19.472 voti. Nel Lazio il 6,7%, nella circoscrizione Centro il 6,2%. In Italia l’8,7%.

Dicevamo della situazione politica cambiata, sia in Italia che nel Lazio. Diamo uno sguardo ai risultati delle politiche del settembre 2022 e delle regionali del febbraio 2023. Alle ultime regionali Fratelli d’Italia ha toccato quota 28,11% in Ciociaria. Mentre alle politiche del 25 settembre 2022 il partito di Giorgia Meloni si era attestato al 33,09%. Alle regionali Lega al 12,32%, alle politiche al 10,65%. Forza Italia al 10,46% alle regionali e al 10,18% alle politiche. Nel centrosinistra, il Partito Democratico ha ottenuto il 22,66% nel Lazio nel febbraio 2023. Mentre alle politiche del 2022 la percentuale fu del 13,99%. Movimento Cinque Stelle al 6,14% alle regionali, al 16,60% alle politiche.

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