Spazio satira
L'analisi
05.04.2024 - 11:00
L’Europarlamento
Mancano 64 giorni all’apertura delle urne per le europee. Si vota infatti nelle giornate di sabato 8 giugno (dalle 14 alle 22) e domenica 9 giugno (dalle 7 alle 23). I tempi dunque sono già stretti, considerando che i simboli dei partiti che vogliono partecipare alle elezioni dovranno essere depositati al Ministero dell’Interno tra domenica 21 aprile e lunedì 22 aprile. Mentre invece le liste dei candidati, per ciascuna circoscrizione, tra martedì 30 aprile e mercoledì 1° maggio. Entriamo dunque in una fase quantomai importante e delicata.
Le partite locali
A livello locale sono due i candidati già immersi nella campagna elettorale. Intanto Mario Abbruzzese, nella lista della Lega. Ex presidente del consiglio regionale, la candidatura di Abbruzzese va letta anche sul piano strettamente politico per quanto riguarda il territorio. Perché alla Regione Lazio soffiano forti i venti di rimpasto, con il coordinatore regionale degli “azzurri” Claudio Fazzone che dopo le europee porrà l’argomento sul tavolo. Il gruppo consiliare di Forza Italia conta 6 esponenti e può salire a 8. La Lega è a 2 e potrebbe scendere a 1. Entrambi i partiti esprimono 2 assessori. Il risultato di Abbruzzese in provincia di Frosinone sarà importante anche nell’ottica della “difesa” dell’assessorato di Ciacciarelli. In corsa altresì Rossella Chiusaroli, segretario provinciale di Forza Italia. La sua performance avrà una valenza destinata a proiettarsi a livello di Regione Lazio. Non è un mistero che per l’eventuale terzo assessorato degli “azzurri” potrebbe concorrere un esponente della Ciociaria: Gianluca Quadrini o la stessa Rossella Chiusaroli. Dipenderà dall’indicazione di un uomo piuttosto che di una donna, considerando il fattore delle quote rosa. Negli ultimi giorni sta circolando con forza l’ipotesi di una candidatura di Francesco De Angelis, presidente regionale del Partito Democratico. È stato eurodeputato dal 2009 al 2014, quindi la volta successiva primo dei non eletti. Già consigliere e assessore regionale (alla piccola e media impresa), ha da poco ultimato la stagione di presidente del Consorzio industriale del Lazio. A chiedergli di scendere in campo è stato il segretario regionale del Pd Daniele Leodori. De Angelis sta valutando il da farsi, considerando la complessità di questo tipo di elezione. Ma pure il meccanismo degli “incastri”. Tra l’altro il Pd deve sciogliere ancora molti nodi a livello nazionale. Per il resto si è in attesa di capire quanti e quali spazi (eleggibili) ci saranno in tutti i partiti in corsa.
Chi scende in campo
Ricordiamo che la circoscrizione Centro comprende quattro regioni: Lazio, Toscana, Umbria e Marche. Per quanto concerne Fratelli d’Italia, bisognerà capire se a guidare la lista ci sarà il presidente del consiglio Giorgia Meloni. Oppure Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica e del tesseramento del partito. Già da tempo in piena campagna elettorale l’europarlamentare uscente Nicola Procaccini. Bisognerà capire se esponenti del calibro del presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma e dell’assessore regionale Fabrizio Ghera saranno della partita. Nella Lega in corsa l’europarlamentare uscente Matteo Adinolfi. Il nome forte potrebbe essere quello del generale Roberto Vannacci. Tra le altre opzioni possibili, Cinzia Bonfrisco e Monica Picca. Sul versante di Forza Italia (che punta al sorpasso sulla Lega) l’europarlamentare uscente è Salvatore De Meo. Nella Lista ci sarà pure Renata Polverini, già presidente della Regione Lazio. Da vedere se a guidare la lista del Pd sarà la segretaria nazionale Elly Schlein. I nomi forti non mancano: il sindaco di Firenze Dario Nardella, quello di Pesaro Matteo Ricci, il deputato ed ex Governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Tra le opzioni, quella dell’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Oltre ad Alessandra Troncarelli, ex assessore regionale ai servizi sociali. Tornando a Francesco De Angelis, c’è un elemento da valutare. Vale a dire che sia lui che Nicola Zingaretti sarebbero sostenuti soprattutto da Rete Democratica, l’area che fa riferimento al parlamentare Claudio Mancini e al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Si vota con il proporzionale e si possono esprimere fino a 3 preferenze. Rispettando l’alternanza di genere: quindi o 2 uomini e una donna oppure 2 donne e un uomo. Significa che De Angelis andrebbe inserito nella “terna” con Zingaretti. L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino guiderà Alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Nella stessa lista ci sarà l’europarlamentare uscente Massimiliano Smeriglio, già vicepresidente della Regione Lazio. Mentre l’ex assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato sarà il capolista di Azione. Emma Bonino concorrerà nella lista Stati Uniti d’Europa, formata da +Europa e Italia Viva di Matteo Renzi. Nel Movimento Cinque Stelle non ci sarà l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, alla quale il presidente Giuseppe Conte non ha concesso la deroga, essendo al terzo mandato.
Le regole
Il sistema elettorale è proporzionale, con una soglia di sbarramento sul piano nazionale del 4%. E la possibilità di indicare da una a tre preferenze. Nel caso si opti di indicare più di una preferenza, sarà necessario scegliere candidati di genere diverso, pena l’annullamento del secondo e del terzo nome. In sostanza funziona così: se la prima preferenza sarà per una donna, la seconda dovrà necessariamente riguardare un uomo e viceversa. Sono cinque le circoscrizioni elettorali sovra-regionali: Nord occidentale, Nord orientale, Centrale, Meridionale, Insulare. In Italia si eleggono 76 europarlamentari, 15 dei quali nella circoscrizione Centro. Si tratterà di un test politico molto rilevante sotto tutti i punti di vista. Anche e soprattutto nazionale. Fra l’altro il sistema proporzionale comporta che ogni partito corre per sé. Non sono previste alleanze o coalizioni.
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