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L'analisi

Comune, percorso a tappe. Attesa per la prossima conferenza dei capigruppo

Il sindaco Riccardo Mastrangeli ormai concentrato sul programma, anche nella prospettiva del 2027

Comune, percorso a tappe. Attesa per la prossima conferenza dei capigruppo

Un'immagine del consiglio comunale

Mai tanto attesa la convocazione della prossima conferenza dei capigruppo. Intanto perché a rappresentare la Lista Mastrangeli ci sarà sempre Anselmo Pizzutelli, al quale è stata recentemente revocata la delega allo Scalo. In secondo luogo perché Giovanni Bortone (anche a lui è stata tolta la delega, ai rapporti con le Università e ai rapporti con l'Europa) ha detto nei giorni scorsi di sentirsi ancora lui il capogruppo della Lega. Nonostante l'altro consigliere del Carroccio, Dino Iannarilli, abbia affermato: «La revoca come capogruppo del partito (ndr: a Giovanni Bortone), in Consiglio, risulta l'effetto di tale comportamento, in quanto non può essere referente della Lega un consigliere non tesserato, che ha messo in discussione la fiducia nel sindaco, espressione della maggioranza di centrodestra e, in primis, della stessa Lega».

Bortone ha replicato: «Sono e resto il capogruppo del gruppo consiliare della Lega, a meno che qualcuno non mi dica in virtù di quale regolamento non sarei più capogruppo consiliare».
Si tratta sicuramente di dettagli, dai quali però sarà possibile capire il clima che si respira nei gruppi della maggioranza. Soprattutto in quelli dei consiglieri che non hanno firmato la mozione di fiducia al Sindaco. In particolare la Lista Mastrangeli (Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella) e la Lega (Giovanni Bortone). Tra chi non ha sottoscritto il documento c'è pure il presidente dell'aula Massimiliano Tagliaferri, che è della Lista Ottaviani.

Ma in questo caso nella civica non ci sono tensioni o partite a scacchi.
Per quanto riguarda le strategie di Riccardo Mastrangeli, appare chiaro di come il primo cittadino sia concentrato sull'aspetto amministrativo. Ha probabilmente messo in conto che sul piano squisitamente politico potranno esserci altre fibrillazioni all'interno del centrodestra nei prossimi tre anni e mezzo (abbondanti) di consiliatura. Quindi il Piano urbano della mobilità sostenibile (all'interno del quale ci sono le piste ciclabili, il percorso del Brt, il raddoppio dell'ascensore inclinato), la riqualificazione di piazzale Kambo ma anche di aree strategiche del centro storico, l'impiantistica sportiva, l'uscita ufficiale dal Piano di rientro e tutto il resto potranno fare la differenza.

Non soltanto per l'impatto sul capoluogo e nei singoli quartieri, ma perfino nella prospettiva di una ricandidatura a sindaco. Le elezioni per il presidente della Provincia e per la nuova governance della Saf hanno evidenziato posizioni molto lontane tra Fratelli d'Italia e Lega. Mastrangeli ha tratto delle lezioni importanti. Inoltre ha buoni rapporti con le opposizioni, nel campo delle quali la partita è aperta e molto fluida. Dallo smarcamento della Lista Marini del consigliere Andrea Turriziani e del coordinatore Francesco Trina alla lunga fase di riflessione dei tre esponenti del Pd.

Infatti Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi stanno analizzando la situazione. Sia con riferimento al congresso del circolo cittadino, chiamato ad indicare il nuovo segretario, sia relativamente al peso di Frosinone nello scacchiere interno.
Le candidature al consiglio provinciale saranno un test attendibile e perfino rapido visto che si voterà a dicembre. Il gruppo Dem del capoluogo si aspetta una designazione eleggibile. Per la verità questo è un aspetto che riguarda anche la maggioranza di centrodestra. Siamo in una fase di studio ma presto si entrerà nel vivo. Frosinone ha l'indice di ponderazione più alto insieme a Cassino.

Complicato rassegnarsi ad un ruolo da portatori d'acqua piuttosto che da protagonisti. Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia ma anche le "civiche" dovranno provare a sviluppare un ragionamento di squadra, che però necessariamente passerà all'interno dei singoli partiti.
Il fatto è che a giugno sono in programma le elezioni amministrative in trentanove Comuni della provincia. Tra i quali Cassino, Veroli, Isola del Liri, Paliano. La sensazione forte è che per le provinciali conteranno più di Frosinone. Non fosse altro che per una questione di equilibri.

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