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Picinisco

Approvazione del piano parco, il Comune al Tar

L’Amministrazione chiede di annullare la delibera regionale

Approvazione del piano parco, il Comune al Tar

L’Amministrazione comunale ha deciso di chiedere al Tar l’annullamento della delibera della Giunta regionale del Lazio di fine dicembre scorso, relativa all’approvazione degli schemi di intesa con l’Ente Parco e con i Comuni interessati del Lazio e Molise, legge meglio nota come Piano del Parco; nonchè di tutti gli atti, documenti, elaborati compresi i provvedimenti richiamati e allegati, e di tutti gli altri conseguenti e presupposti, conosciuti e non, dando incarico all’avvocato Massimo Di Sotto di rappresentare gli interessi del Comune montano. Il Piano creò non poche polemiche nei Comuni della Valle di Comino che hanno i loro territori nel parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Era l’autunno del 2022 e il Piano del Parco era all’ordine del giorno, con i sindaci a fare fronte unico per cercare di parare le eventuali conseguenze dell’approvazione del documento. I motivi, a loro dire, abbracciavano una lunga lista di svantaggi che avrebbero interessato e coinvolto cittadini, allevatori, aziende commerciali, strutture alberghiere e ricettive, appassionati della montagna e turismo. «Un piano irricevibile, inadeguato che produrrebbe ricadute pesantissime sul territorio»; «Siamo agli atti di imperio che poco hanno a che fare con la condivisione dei territori», furono le voci che si levarono dagli amministratori, fra cui Marco Scappaticci, sindaco di Picinisco. A metà dicembre del 2022, proprio nel paese montano che ha un vasto territorio ricadente nel parco, cittadini, rappresentanti dell’ente di Pescasseroli e amministratori dei paesi interessati si sedettero intorno a un tavolo per un confronto leale e, si sperava, proficuo. Ma sembra che non sia andata così.

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