Spazio satira
Frosinone
26.08.2025 - 09:00
Gli unici a non avere alcun dubbio sono i Socialisti di Gian Franco Schietroma. Fra meno di due anni ripeteranno lo schema della volta scorsa. Nel senso che si presenteranno alle elezioni comunali con un proprio candidato sindaco, Vincenzo Iacovissi, vicesegretario nazionale del partito e capogruppo a Frosinone. Ma se nel 2022 il Psi concorse esclusivamente con la lista di partito (arrivando al 5,9%), per il prossimo appuntamento ci saranno anche due civiche. Negli anni delle tre vittorie consecutive del centrosinistra (due volte Domenico Marzi e una Michele Marini), la coalizione era unita er si fondava sull’asse Pd-Psi. Poi si è consumato lo “strappo”, che nel capoluogo non si è mai ricucito.
La via stretta del Pd
Il gruppo del Pd è l’unico rimasto all’opposizione tra quelli che tre anni fa sostennero la designazione di Domenico Marzi. Mentre Lista Marini e Polo Civico fanno parte della coalizione trasversale che ora appoggia Riccardo Mastrangeli. E la Lista Marzi ha un ruolo determinante per il mantenimento del numero legale nelle sedute ordinarie del consiglio comunale. Ma cosa intende fare il Partito Democratico (comunque primo partito tre anni fa con il 12,5%), considerando che il centrodestra ha inanellato tre vittorie consecutive? I consiglieri sono Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Noberto Venturi. Il prossimo primo settembre inizierà la stagione congressuale dei Democrat in Ciociaria. Un appuntamento che avrà un peso importante, anche nel capoluogo. Dove la situazione del circolo è ferma al palo da mesi. Da capire quali saranno le scelte di Angelo Pizzutelli, che non si è sbilanciato (per la verità non ha detto una parola) sull’ipotesi di una sua candidatura a sindaco, avanzata (seppure non ufficialmente) da Francesco De Angelis nel corso di un incontro con Norberto Venturi e Fabrizio Cristofari. La sensazione forte è che Angelo Pizzutelli sia in una fase decisiva di riflessione. Non ha mai fatto mistero che gli piacerebbe una designazione eleggibile alle provinciali, ma si tratta di un tema che attiene alle scelte dei leader.
Perché, con un sistema di voto ponderato attribuito agli amministratori, nella sostanza sono i big a decidere su chi far convogliare il consenso. Cosa succederebbe se Pizzutelli dovesse rimanere fuori da tale partita? Decisioni drastiche non sono escluse. Diverso il discorso per Norberto Venturi e Fabrizio Cristofari, impegnati a capire come impostare le strategie in vista del 2027. In realtà il sentiero è molto stretto. Nel momento in cui lo schema del 2022 non c’è più, appare inevitabile sondare il terreno con chi è oggi in opposizione all’Amministrazione Mastrangeli. A partire dai “dissidenti”. Per esempio Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (eletti nella Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega). Ma pure con Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone (FutuRa). I primi due la volta scorsa hanno concorso nella Lista Ottaviani, il terzo nella Lista Mastrangeli. Alcuni contatti per sondare il terreno ci sono stati, ma si tratta di capire se può essere tracciato un percorso elettorale e quindi politico.
La posizione di Forza Italia
C’è un elemento da valutare: le decisioni di Forza Italia peseranno molto sul piano politico in vista delle future scelte elettorali. Gli “azzurri”, fuori dalla maggioranza da tredici mesi, sono adesso all’opposizione. Continuano a ribadire che per prendere in considerazione una eventuale operazione di ricucitura sono necessari due passaggi: l’azzeramento della giunta e una verifica nel solco della maggioranza originaria del centrodestra. Il Sindaco non ha mai preso in considerazione questa proposta. Pasquale Cirillo, segretario cittadino di FI, in aula consiliare ha evidenziato la contrarietà del partito «allo schema Mastrangeli». Con chiaro riferimento alla soluzione della coalizione trasversale. Più tempo passa e più risulta complicato riannodare i fili. Fra l’altro il senatore e coordinatore regionale degli “azzurri” Claudio Fazzone sostiene totalmente la linea del gruppo. Non è affatto escluso (anzi) che Forza Italia possa iniziare da subito a ragionare autonomamente con riferimento alle prossime elezioni. Guardando ad una prospettiva centrista e moderata, con la partecipazione pure di liste civiche. In un contesto del genere gli “azzurri” potrebbero anche indicare un candidato sindaco. Ci sono pure altre situazioni che andranno tenute in considerazione. Per esempio le strategie della Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia, che ha lanciato dei messaggi molto chiari all’indirizzo del primo cittadino. Perfino sul recupero di FI. Di Angelo Pizzutelli abbiamo già detto. Quanto a Riccardo Mastrangeli, è evidente che si ricandiderà a sindaco. Confidando nel sostegno anche della Lista Marini, del Polo Civico e della Lista Marzi. Si tratta comunque di scenari destinati ad avere una evoluzione. In ottica centrodestra peseranno (e molto) le scelte di Fratelli d’Italia e del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri, recentemente uscito dalla Lista Ottaviani. Infine, le candidature alle provinciali. Nessuno lo ammette, ma tutti sanno che rappresenteranno l’elemento destinato a fare la differenza. Nei partiti, nelle civiche, nelle coalizioni, nelle scelte dei singoli. Una sorta di spartiacque anche fra i tentativi di ricomposizione e la volontà di una frattura definitiva. Ecco perché ogni singola indicazione andrà soppesata. E intanto cresce l’attesa.
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