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Frosinone

Una cerimonia religiosa curata in ogni dettaglio per Mons. Santo Marcianò

Scelte accuratamente le musiche sacre da Serenella Bracci, che insieme a Don Piotr Pawel Jura e Guido Iorio cura l'Ufficio Diocesano di musica sacra

Una cerimonia religiosa curata in ogni dettaglio per Mons. Santo Marcianò

La Diocesi di Frosinone Veroli Ferentino si prepara ad accogliere il nuovo Vescovo e Pastore Mons. Santo Marcianò, con una cerimonia religiosa curata nei minimi dettagli, e che si svolgerà nella Cattedrale di Santa Maria a Frosinone domenica 7 settembre alle ore 17. La solenne funzione sarà animata dal Coro Diocesano diretto da Serenella Bracci, accompagnato all'organo da Guido Iorio. La scelta del repertorio musicale è caduta su brani liturgici classici, come Ecce Sacerdos Magnus di Lorenzo Perosi, e più moderni, come Ecco il mio servo di Marco Frisina.

«Abbiamo studiato un repertorio di musica liturgica che sottolineasse il ruolo del Vescovo come pastore e guida della comunità diocesana - ha commentato Serenella Bracci, che insieme a Don Piotr Pawel Jura e Guido Iorio cura l'Ufficio Diocesano di musica sacra - Si tratta di una funzione religiosa particolarmente solenne, con riti propri che saranno evidenziati dalla scelta di canti adatti. I riti specifici sono concentrati nella prima parte della cerimonia.

Il momento iniziale è anche il più atteso, e sarà il primo ingresso in Cattedrale dell'Arcivescovo Marcianò, durante il quale il coro intonerà "Ecce Sacerdos Magnus", scritto all'inizio del '900 per queste occasioni solennissime da Lorenzo Perosi, per lungo tempo Maestro della Cappella Sistina e riformatore della musica liturgica contemporanea. Certamente, il momento più significativo sarà l'insediamento, con l'Arcivescovo che, rivestito degli abiti vescovili consegnatigli dal Vescovo emerito Ambrogio Spreafico, salirà alla Cattedra per prendere possesso della Diocesi. Durante questo rito, il coro intonerà con il popolo le acclamazioni proprie, musicate da Giuseppe Verardo appositamente per questa specifica occasione. Seguirà l'omaggio dei rappresentanti della comunità diocesana all'Arcivescovo appena insediato: per questo momento, la scelta è caduta sul Magnificat, per riprendere il motto che si legge sullo stemma di Mons. Marcianò, "Magnificat anima mea Dominum". Dopo questi riti speciali, la messa procederà come nell'ordinario, ma sarà senza dubbio una funzione che lascerà il segno nella memoria dei fedeli».

Sullo stemma dell'Arcivescovo, spicca uno dei simboli eucaristici legati a San Tommaso d'Aquino: il pellicano, di cui questo angelico figlio della Ciociaria scrive, nell'inno Adoro te devote: "Pie pellicane, Iesu Domine, me immundum munda tuo sanguine". La similitudine tra il pellicano, che nutre i suoi figli con il suo sangue, e il Cristo, che per mezzo del suo sangue lava i peccati degli uomini, ha fatto di questo uccello un simbolo cristologico per eccellenza. Il legame tra Mons. Marcianò e la Diocesi di Frosinone sembra già forte in virtù della scelta di un'immagine che è figlia della spiritualità Ciociara.

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