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Il comunicato

Asl, nominati nuovi direttori amministrativo e sanitario

Sono Giovannino Rossi e Maria Giovanna Colella. Li ha indicati il manager Arturo Cavaliere. Prenderanno servizio a partire dal prossimo primo agosto. Entrambi hanno esperienza nelle Aziende Sanitarie di Roma

Asl, Giovannino Rossi è il nuovo direttore amministrativo

Nominati il direttore amministrativo e sanitario dell’Azienda Asl di Frosinone. Prenderanno entrambi servizio il primo agosto prossimo. Il manager Arturo Cavaliere ha provveduto nel pomeriggio di oggi a definire la governance dell’Azienda Sanitaria Locale. Il dottor Giovannino Rossi è il nuovo direttore amministrativo. E’ la casella più importante sul piano dell’organigramma burocratico dell’Azienda. L’incarico durerà tre anni. Il dottor Giovannino Rossi, è stato responsabile della Uoc Gestione risorse umane della Asl Roma 6. Nell’atto si legge che “è idoneo a ricoprire tale incarico, in considerazione della preparazione e competenza specifica oltre che della vasta esperienza professionale come si desume dal curriculum formativo e professionale agli atti di questa Azienda”. Fa parte infatti dell’elenco regionale degli idonei al ruolo di direttore amministrativo. Mentre nel ruolo di direttore sanitario è stata scelta la dottoressa Maria Giovanna Colella, già capo dipartimento presso la Asl Roma 1. Anche per lei l’incarico è triennale.

Evidente che il fatto di aver proceduto alle nomine dei direttori amministrativo e sanitario conferma che Arturo Cavaliere resterà a dirigere la Asl di Frosinone. Nelle scorse settimane il suo nome era stato associato ad altri possibili incarichi. Va sottolineato che entrambi i professionisti indicati provengono da fuori provincia di Frosinone. All’atto dell’insediamento come direttore generale della Asl, Arturo Cavaliere disse a Ciociaria Oggi: «Per invertire la tendenza è necessario comunicare meglio. Convincendo professori, medici e dirigenti che la Asl di Frosinone ha carte in regola e potenzialità significative. Penso a tutte le attività chirurgiche e della diagnostica, penso alle “specialistiche”. I livelli sono molto buoni. Vanno portati a conoscenza e poi va detto ai professionisti (giovani e meno giovani) che da queste parti c’è una scommessa che può essere vinta. E che quindi, declinando le giuste competenze, si può fare bene».
Adesso, con il completamento della governance si apre una fase nuova.

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