Spazio satira
Politica
27.06.2025 - 09:00
E venne il giorno. È in programma oggi l’atteso faccia a faccia tra il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e la delegazione di Fratelli d’Italia, composta dal parlamentare e presidente provinciale Massimo Ruspandini, dalla coordinatrice del circolo cittadino Alessia Turriziani e dal capogruppo Franco Carfagna. Un incontro fortemente voluto dal deputato e coordinatore regionale di FdI Paolo Trancassini, il quale aveva detto a Ciociaria Oggi: «Per Fratelli d’Italia il faro è l’unità del centrodestra, che consideriamo un valore. Il nostro partito fa della lealtà una ragion d’essere. Le premesse sono necessarie perché vere. Detto questo, riteniamo che è il momento di effettuare una riflessione seria e approfondita con il sindaco Riccardo Mastrangeli». Proseguendo: «A Fratelli d’Italia non appartengono strappi e colpi di testa. Siamo un partito serio. Da parte nostra nessuna sfiducia e nessun azzeramento. Qualora dovessero esserci dei problemi, la strada sarebbe obbligata: la questione approderebbe al tavolo regionale del centrodestra. Perché Frosinone è un Comune capoluogo». Il gruppo di FdI è il più numeroso (5 esponenti) all’interno del consiglio comunale di Frosinone. Inoltre in questi tre anni ha letteralmente blindato il sindaco Mastrangeli, specialmente nei momenti più difficili e complicati, quando cioè si sono consumati degli “strappi” all’interno della maggioranza. Ricordiamo che sono 9 i consiglieri eletti nel centrodestra che hanno preso le distanze dall’Amministrazione Mastrangeli.
Tre nel 2022 avevano concorso proprio nella Lista Mastrangeli: Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella, Francesco Pallone. I primi due sono ancora nella civica, il terzo ha aderito a FutuRa. Tre si erano presentati con la Lista Ottaviani: Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Christian Alviani. I primi due fanno parte adesso di FutuRa, il terzo è passato in Forza Italia. Quindi ci sono Maurizio Scaccia (Forza Italia), Giovanni Bortone (Lega) e Pasquale Cirillo, che è stato eletto in Frosinone Capoluogo. Vero che oggi è segretario cittadino di Forza Italia, ma ha comunque mantenuto la rappresentanza della civica nell’aula di Palazzo Munari.
Una situazione che andrebbe analizzata sul piano politico, anche e soprattutto per rispondere alla domanda “delle cento pistole”: si vuole o no effettuare una verifica nell’alveo del centrodestra originario e provare a “recuperare” Forza Italia (che ha un gruppo di tre consiglieri)? Il tavolo regionale, al quale fa riferimento Trancassini, potrebbe essere “attivato” su questo punto. Fra l’altro da quello che filtra anche la Lega del deputato e segretario provinciale Nicola Ottaviani sarebbe favorevole ad un rientro degli “azzurri” in maggioranza. Sul piano amministrativo Fratelli d’Italia, ormai da settimane, ha avanzato delle richieste al sindaco Riccardo Mastrangeli. Dalla previsione di una corsia di transito delle auto a piazzale Kambo ad una maggiore flessibilità sulle misure del Piano urbano della mobilità sostenibile. In particolare sui parcheggi, sul percorso del Brt, su alcuni sensi di marcia. Si tratta di aspetti importanti.
In ogni caso, senza nascondersi dietro un dito, c’è però da tenere conto dell’attuale situazione. Perché Mastrangeli è sostenuto da una coalizione trasversale della quale fanno parte esponenti eletti nelle opposizioni: Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Un’alleanza che però si ferma a quota 16 voti (su 33). Ragione per la quale per il mantenimento del numero legale in aula è decisiva la Lista Marzi, che ha quattro consiglieri. La civica si è astenuta sia sul bilancio che sul rendiconto. Peraltro Domenico Marzi ha avanzato delle richieste programmatiche precise, due in particolare: la vendita della sede dell’ex Mtc (per spostare gli uffici comunali nello stabile di piazza VI Dicembre) e la riattivazione dell’impianto di risalita. Evidente che Marzi aspetta delle risposte e probabilmente in autunno trarrà le conclusioni. Ma la domanda è: in questa fase cosa davvero si vuole fare? Quali sono le intenzioni di Riccardo Mastrangeli e dei gruppi che lo appoggiano? E quali quelle dei partiti del centrodestra? Perché è vero che mancano due anni alle elezioni comunali, ma è davvero complicato immaginare che una ricomposizione possa avvenire all’ultimo... tuffo. Considerando altresì le spaccature politico-amministrative e perfino le lacerazioni dei rapporti personali. Ecco perché il summit tra Mastrangeli e Fratelli d’Italia rappresenterà una tappa indicativa. Comunque.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione