Cerca

Frosinone

Frodi assicurative, caso chiuso

Notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per 17. Nel mirino 29 incidenti ritenuti falsi. La procura contesta a 12 l’associazione a delinquere, tra loro anche quattro avvocati e due fisioterapisti

tribunale frosinone

Il tribunale di Frosinone

Quattro avvocati, due fisioterapisti, un procacciatore di sinistri, due titolari di società di autonoleggio, un titolare di autocarrozzeria nonché i protagonisti di 29 incidenti e beneficiari degli indennizzi e i falsi testimoni. La procura di Frosinone ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di 17 persone cui contesta, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, fraudolento danneggiamento di beni assicurati, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e in certificati, falsa testimonianza, sostituzione di persona, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale e dal privato e false dichiarazioni fiscali sul volume di affari per le annualità 2018-2021.

Lo scorso marzo, il gip del tribunale Ida Logoluso, su richiesta del sostituto procuratore Samuel Amari, aveva firmato un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dalla squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Frosinone. Ai domiciliari erano finiti tre civilisti, appartenenti allo stesso studio legale: gli avvocati Alessandro Petricca, Diego Eugenio Bracaglia e Fabio Fascetti, tutti di Frosinone. I tre si erano poi autosospesi. Nei giorni scorsi sono stati revocati i domiciliari per Petricca e Bracaglia, misura sostituita con l’obbligo di dimora a Frosinone e Filettino. Per Petricca era scattato pure il divieto di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche. Inoltre, il gip aveva disposto gli obblighi di firma per altri quattro indagati, ovvero due fisioterapisti residenti a Frosinone Ceccano di 46 e 58 anni, l’ex segretaria dello studio legale e il suo compagno, di 48 e 46 anni di Frosinone e Ferentino.

Ora la chiusura delle indagini preliminari per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere a carico di 12 persone, tra cui quattro avvocati (per il quarto il gip respinse a marzo la richiesta di arresti domiciliari dopo gli interrogatori preventivi). Sono 29 gli incidenti stradali finiti nel mirino della procura di Frosinone che contesta, in qualche caso, come mai avvenuti e in altri che siano stati ingigantiti i danni a persone e cose e in altri ancora con l’aggiunta di terzi veicoli non coinvolti nel sinistro. E, più in generale, con danni e lesioni diversi da quelli formalmente denunciati. Per chi indaga sarebbero state prodotte documentazioni inveritiere, false cessioni di credito per noleggi di veicoli mai effettuati nonché ricevute fiscali relative a presunte prestazioni di fisioterapia rilasciate da professionisti non legittimati, avvalendosi anche di falsi testimoni. Petricca è considerato dall’accusa capo, promotore e organizzatore dell’associazione, mentre gli altri legali sono accusati di essere promotori e organizzatori dell’associazione, ovvero coloro che eseguono le direttive del capo pur operando con un’autonomia di gestione. Nel gruppo anche un soggetto con il ruolo di procacciatore dei sinistri da patrocinare e referente per alcuni falsi noleggi. Partecipi dell’associazione è la contestazione per i fisioterapisti e i titolari delle società di autonoleggio. Un sistema quest’ultimo, escogitato per aumentare le pretese risarcitorie nei confronti delle compagnie assicurative che, in qualche caso, hanno poi presentato denuncia. Nel gruppo c’era poi chi si preoccupava - secondo l’accusa - di realizzare sui veicoli le tracce dei danni prima dell’intervento dei periti.
Viene contestato, poi, dalla procura l’utilizzo nelle cause promosse contro le assicurazioni di falsi testimoni (in un caso la moglie del danneggiato che dal giudice di pace avrebbe sostenuto di non conoscerlo all’epoca). Mentre ai fisioterapisti l’accusa contesta la mancanza dei titoli abilitativi e di idonei locali per esercitare la professione nonché la presentazione di documentazione, di diplomi, ritenuta artefatta.

Infine, al solo Petricca vengono contestata false dichiarazioni per beneficiare del regime forfettario dell’Iva e per l’evasione delle imposte dirette per le annualità relative dal 2018 al 2021. Ora gli indagati, che hanno respinto le accuse già in sede di interrogatorio preventivo, avranno venti giorni di tempo per produrre memorie o farsi interrogare. Nel collegio difensivo gli avvocati Christian Alviani, Domenico Marzi, Antonio Perlini, Giampiero Vellucci, Nicola Ottaviani, Gian Marco De Robertis, Mario Cellitti, Giuseppe Spaziani, Claudia Padovani e Marilena Colagiacomo.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione

Ultime dalla sezione