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Frosinone

Il ruggito di FdI nel congresso unitario. Monito al Sindaco

Circolo di Frosinone: Alessia Turriziani coordinatore. L’orgoglio di Ruspandini: «Centrali, decisivi e responsabili»

Il ruggito di FdI nel congresso unitario. Monito al Sindaco

Da sinistra: Armando Simoni, Alessia Turriziani, Fabio Tagliaferri, Massimo Ruspandini e Aldo Mattia

Un congresso unitario, che ha eletto per acclamazione gli organismi dirigenti. Per mandare un messaggio forte e chiaro ad avversari e alleati. L’assemblea di Frosinone ha chiuso la lunga stagione congressuale di Fratelli d’Italia.
La governance
Alessia Turriziani è il nuovo coordinatore cittadino di FdI. Il “vice” sarà Armando Simoni. Con loro nel direttivo ci sono anche Marco De Giorgi, Matteo Loffredi, Francesco Stasolla, Corrado Falcidia, Debora Magliocchetti, Roberto Grande, Luca Bottoni, Sergio Crescenzi, Elisabetta Tozzi, Michele Meloni, Franco Napoli, Alessandro Maceroni e Aldo Mattia. La governance è il risultato dell’intesa raggiunta dal coordinatore uscente Fabio Tagliaferri (presidente dell’Ales) e dall’onorevole Aldo Mattia. Fino a poche settimane fa il congresso di Frosinone era avviato verso una “conta”.

Poi c’è stata la mediazione del parlamentare Massimo Ruspandini, presidente provinciale di FdI. E alla fine il punto di caduta è stato trovato. Fra l’altro Alessia Turriziani fa riferimento a Tagliaferri, Armando Simoni a Mattia. Il congresso si è svolto all’Astor hotel: a presiedere i lavori il deputato Alessandro Palombi, che nel suo intervento ha sottolineato «come la federazione di Frosinone, sotto la guida di Massimo Ruspandini, ha numeri enormi, al punto che fanno concorrenza a noi di Roma». Al tavolo c’erano pure i parlamentari Massimo Ruspandini, Paolo Pulciani Aldo Mattia e i consiglieri regionali Daniele Maura e Alessia Savo. Presente in sala il presidente della Saf Fabio De Angelis. In prima fila gli assessori comunali Alessia Turriziani e Simona Geralico e tre dei cinque consiglieri comunali di Frosinone (Franco Carfagna, Marco Ferrara e Francesca Campagiorni). Alessia Turriziani, che ha voluto vicino Armando Simoni, ha dichiarato: «Ringrazio Fabio Tagliaferri, che per me è un punto di riferimento insostituibile. Sono pronta a partire, insieme a tutti voi. Siamo una squadra».

L’intervento di Ruspandini
Il presidente provinciale Massimo Ruspandini ha ringraziato Fabio Tagliaferri e Aldo Mattia. Quindi ha spiegato: «Frosinone è un capoluogo anomalo: conta poco più di 40.000 abitanti in una provincia che ne ha quasi 500.000. Ma è evidente a tutti che è la “capitale” della Ciociaria e che quindi durante la giornata ospita più di 200.000 persone, che vengono qui a lavorare e studiare. Poi c’è la squadra di calcio, un simbolo per l’intero territorio. Per queste considerazioni è fondamentale che Frosinone sia la città dei servizi. Nel senso che assicuri servizi anche a chi non è del capoluogo. In questi ultimi tredici anni il centrodestra ha cambiato in meglio Frosinone. Il gruppo di FdI è cresciuto, lavora seriamente ed è leale nei confronti del Sindaco. Evitando polemiche e dimostrando di essere davvero classe dirigente. Di questo ringrazio Fabio Tagliaferri, che ha ricostruito il partito nel capoluogo. E penso pure che dobbiamo rivendicare, proprio da Frosinone, il primato della politica. Perché la politica la fanno i partiti.

Certamente le liste civiche sono importanti, ma il primato è della politica. Quanto a Fratelli d’Italia, la stagione congressuale ha dimostrato che abbiamo il consenso e le carte in regola per rappresentare le istanze di questa provincia. A testa alta. Non ci appartiene la logica del cappello in mano. Non chiediamo posti, ce li prendiamo da soli in base alla nostra forza politica. E delle nostre idee». Tutti hanno voluto rimarcare la centralità politica di FdI: Paolo Pulciani, Daniele Maura, Alessia Savo. Aldo Mattia ha rilevato: «È vero, all’inizio ci sono state delle incomprensioni che non ho capito. Poi però alla fine con Fabio Tagliaferri ci siamo ritrovati facilmente. Tra l’altro è la prima volta che mi capita di celebrare un congresso unitario. Gli altri li ho svolti nella Dc e nella Coldiretti». Adesso Aldo Mattia è un punto di riferimento del partito anche nel capoluogo.

Il discorso di Tagliaferri
Fabio Tagliaferri ha sviluppato un intervento a tutto campo. Ricordando i due anni e mezzo da coordinatore, guardando al futuro e facendo capire che il ruolo di semplice iscritto in realtà rappresenterà una sorta di valore aggiunto. Tipo il significato della celebre canzone di Pino Daniele “Je so’ pazzo”... “E oggi voglio parlare”. Ha argomentato Tagliaferri: «Tutta questa storia è nata quando alla fine della scorsa consiliatura, dopo aver lasciato una lista civica per aderire a Fratelli d’Italia, sono stato revocato come assessore dall’allora Sindaco». Il primo cittadino era Nicola Ottaviani. Quindi ha aggiunto: «Poi è accaduto che durante un evento pubblico il ministro Francesco Lollobrigida ringraziò quel Sindaco perché con la sua decisione aveva fatto sì che il sottoscritto si occupasse di politica e in particolare di ricostruire il partito a Frosinone. Non smetterò mai di ringraziare le 30 persone che si sono candidate al consiglio comunale. La svolta è stata quella. Al sindaco Riccardo Mastrangeli dico che noi lo abbiamo sempre sostenuto con lealtà.

Ora però dobbiamo dire che il programma al quale fa riferimento non nasce tutto quanto due anni e mezzo fa. Ma molte cose fanno riferimento a dodici anni fa. Penso al Brt, penso alle piste ciclabili. Questo non vuol dire mettere in discussione quelle scelte, ma vuol dire armonizzarle, attualizzarle e parametrarle in quella che Ruspandini ha giustamente definito una città che deve assicurare i servizi. E tra i servizi ci sono i parcheggi e le misure atte a facilitare l’attività dei ristoranti, degli esercizi commerciali, delle scuole. Di tutto quello che cioè caratterizza Frosinone. Facilitando anche chi viene da fuori, perché senza il loro contributo questa città è destinata ad una inesorabile deriva. Prima del Brt vengono i parcheggi. E una pista ciclabile va realizzata al posto di un marciapiede, impossibile tenere entrambe le opzioni in strade così strette. Ecco, Fratelli d’Italia chiederà un tavolo “propositivo” per migliorare questi aspetti». È un messaggio politico e amministrativo molto chiaro. Così traducibile: il Piano urbano della mobilità sostenibile deve essere rivisto. È iniziata una nuova fase. E Fratelli d’Italia... vuole parlare.

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