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Frosinone

Azzeramento, un rebus. Ma è sul bilancio che si faranno... i conti

Il bivio della verifica agita il dibattito politico. Sul tavolo del centrodestra l’opzione di aprire a Forza Italia

Azzeramento, un rebus. Ma è sul bilancio che si faranno... i conti

Il sindaco Riccardo Mastrangeli e il consigliere comunale Anselmo Pizzutelli

La parola viene sussurrata da settimane: azzeramento. Della giunta naturalmente. Uno scenario del quale si continua a parlare e non solo in maggioranza. Ma a questo punto è complicato che si possa effettuare prima del voto sul bilancio. E la domanda è: una volta approvato il documento contabile, un eventuale riassetto dell’esecutivo quale direzione potrebbe prendere?

Gli scenari
Fratelli d’Italia (che ha il gruppo più numeroso, con cinque consiglieri) sta riflettendo attentamente sull’opzione dell’azzeramento, che avrebbe altresì l’effetto di “aprire” nei confronti di Forza Italia, partito fondatore del centrodestra che da mesi è all’appoggio esterno al Comune capoluogo. Il punto è che Riccardo Mastrangeli è concentrato sul bilancio. E sta facendo... i conti: può fare affidamento su 15-16 voti (su 33). La variabile è rappresentata dalle scelte di Christian Alviani, che è uscito dalla Lista Ottaviani dopo la revoca dell’assessore Valentina Sementilli. Alviani ha scelto il gruppo Misto. Da capire come si regolerà sul documento contabile. Mastrangeli sta lavorando ad un accordo anche programmatico con la Lista Marzi (4 consiglieri), che gli consentirebbe di raggiungere la soglia di sicurezza. Poi c’è un altro scenario: contare i “sì” al bilancio per poi, eventualmente, aprire una verifica che porti ad un rimpasto di giunta. Perché il profilo della coalizione è profondamente cambiato. Sia per il fatto che 8 consiglieri eletti nel centrodestra sono da tempo “dissidenti”, sia perché sono arrivati 3 esponenti dall’opposizione: Francesca Campagiorni (che ha aderito a FdI), Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Tra i “rumors” che circolano c’è altresì quello della possibile rivendicazione di un assessorato da parte della Lista Marini e del Polo Civico. Così come è vero che la Lista Marzi non ha chiesto alcun tipo di rappresentanza nell’esecutivo quando si è impegnata a non firmare mozioni di sfiducia o dimissioni di massa. Ma è chiaro che se la civica dovesse essere decisiva per gli equilibri nella coalizione, allora i ragionamenti potrebbero cambiare. Il bivio è nelle strategie. Se si intende “ricucire” con Forza Italia, allora l’azzeramento dovrebbe essere effettuato adesso. Se invece l’idea è quella di proseguire con l’attuale coalizione, allora il voto sul bilancio diventa imprescindibile.

La tensione resta alta
Anselmo Pizzutelli, consigliere della Lista Mastrangeli, da tempo tra i “dissidenti”, dice: «Sulla mozione relativa all’assetto di piazzale Kambo ho intenzione di rivolgermi al presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri affinché ne faccia rispettare il contenuto. A norma dell’articolo 40 dello statuto il presidente rappresenta tutto il Consiglio e sono sicuro che saprà trovare il modo affinché quanto deliberato venga attuato. Dico questo perché sono rimasto stupito (negativamente) dalle dichiarazioni del sindaco Riccardo Mastrangeli». A cosa si riferisce Anselmo Pizzutelli? Nei giorni scorsi il primo cittadino ha affermato: «Ho accolto con la medesima serenità il voto, peraltro unanime (ovviamente compreso il mio), con il quale in consiglio comunale è stata approvata la modifica della mozione relativa alle azioni da intraprendere per modificare l’attuale progetto relativo alla chiusura al traffico dell’area di piazzale Kambo. Con l’eliminazione dell’incipit rispetto alla mozione originaria, la sostanza cambia radicalmente perché all’interno della mozione non è stata citata la pedonalizzazione ma è stata opportunamente cassata». Rileva Anselmo Pizzutelli: «Nella seduta consiliare c’è stata una sospensione dei lavori per arrivare ad una soluzione unitaria. In quell’occasione il Sindaco fece presente che chiedere la revoca immediata dell’ordinanza che stabilisce la chiusura era complicato per via del cantiere aperto. E questo è un discorso. Ma in ogni caso la mozione è un impegno che l’intero Consiglio si è assunto. L’obiettivo è quello di apire un corridoio per i pendolari, per poi però mettere in moto l’iter per realizzare la variante al progetto. Cioè per rendere la piazza percorribile non solo ai mezzi di soccorso ma pure al trasporto pubblico locale e alle automobili. È francamente paradossale che il Sindaco ne abbia dato un’interpretazione diversa il giorno dopo. Ecco perché è importante rimettere al centro il ruolo del Consiglio. Non siamo certamente noi a giocare con le parole oppure ad usare stratagemmi. Allo stesso tempo voglio sottolineare un aspetto: il sottoscritto ha mostrato sempre coerenza e rispetto verso gli interlocutori. Anche quando ci si trova su posizioni diverse. Altri non possono dire la stessa cosa. Inoltre il Sindaco dovrebbe altresì essere interprete della volontà espressa dal Consiglio. Per quanto riguarda il prossimo futuro avanzo una proposta: sarebbe importante che alle riunioni tra il Comune, le Ferrovie dello Stato e il Demanio partecipassero tutti i capigruppo. Il futuro assetto di piazzale Kambo è un argomento fondamentale per la città. E la città è di tutti».

L’ora della verità
Nei prossimi giorni verrà convocata la seduta ordinaria del consiglio comunale, che probabilmente si terrà entro la fine del mese. I punti all’ordine del giorno saranno undici, quasi tutti riguardanti la sessione di bilancio. Si comincerà però con la surroga del consigliere Mario Grieco (Lista Ottaviani), nominato assessore dopo la revoca di Valentina Sementilli. In aula entrerà Andrea Campioni, che infatti è il primo dei non eletti. Con ogni probabilità la seduta verrà fissata soltanto in prima convocazione. Il che vuol dire che bisognerà garantire e mantenere il numero legale: almeno 17 presenti su 33. Un ulteriore test politico. Per tutti.

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