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L'addio

È scomparsa a 76 anni la Preside Giovanna Maniccia

Commosso il ricordo dello SPI CGIL, sindacato al quale apparteneva da tantissimi anni

È scomparsa a 76 anni la Preside Giovanna Maniccia

Massimo Terracciano, per lo SPI CGIL Frosinone Latina, ha salutato con una lettera commossa la Preside Giovanna Maniccia, scomparsa all'età di 76 anni.

«Venerdì 7 Febbraio alle 22.20 è morta la Preside Giovanna Maniccia, confortata dall’affetto dei figli, Riccardo e Luisa, dei fratelli, dei nipoti, dei parenti e degli amici tutti. Lascia nel mondo della scuola e nel sindacato pensionati della CGIL un vuoto profondo, prodotto dal venir meno di una grande risorsa di impegno e di lavoro attivo su temi e valori fondamentali come la giustizia sociale, la difesa dei diritti e l’attuazione piena della Costituzione.

La perdita per il sindacato pensionati della CGIL e per l’intera CGIL è grande, quasi quanto il dolore generato nelle compagne e nei compagni, che, dentro e fuori il sindacato, hanno avuto l’onore ed il piacere di conoscerla e di condividere con lei impegno, iniziative, lotte e mobilitazioni.

L’iscrizione di Giovanna alla CGIL risale agli inizi degli anni ‘70 nel sindacato scuola, organizzazione nella quale ha profuso il proprio impegno ed offerto il proprio contributo fattivo fino al 2010, partecipando all’attività svolta sul territorio sia nelle scuole dove prestava servizio sia come componente degli organismi dirigenti sindacali provinciali. Dal 2010, anno di collocamento in pensione, ha cominciato ad operare nello SPI CGIL, privilegiando da subito la promozione di iniziative ed attività rivolte agli studenti delle scuole sui temi della legalità, dei diritti e sul valore della memoria.

Tantissimi sono i ricordi, toccanti e significativi, lasciati nel sindacato, legati alle esperienze realizzate, in occasione della Giornata della Memoria, nelle sedi istituzionali ed in tante scuole delle province di Frosinone e di Latina. Giovanna aveva una capacità unica di coinvolgere personaggi di spicco di livello nazionale, testimoni diretti delle atrocità dei campi di sterminio degli ebrei e degli effetti delle Leggi razziali, e di costruire occasioni di confronto tra loro e gli studenti per stabilire relazioni e definire progetti di lavoro per il futuro. Questa sua capacità straordinaria le derivava dalla passione, dall’entusiasmo, dall’estro, dalla fantasia e dalla creatività che metteva nel suo modo di progettare e lavorare, avendo sempre lo sguardo e l’attenzione, rivolti all’esigenza di dare continuità alle iniziative nell’idea e nella convinzione di far crescere e consolidare le sensibilità e le coscienze. Quando insieme a lei si cominciava una discussione per definire una proposta di lavoro di carattere educativo per gli studenti o un progetto di attività politico sindacale sulla condizione femminile, Giovanna diventava una forza della natura, un vulcano di idee e di proposte di grande respiro che richiedevano impegno serio e lavoro costante per poter essere realizzate.

A questo impegno ed al lavoro Giovanna non si è mai sottratta, per la responsabilità che lei sentiva di avere per essere responsabile del coordinamento donne dello SPI CGIL Frosinone Latina, ruolo che ricopriva con gioia ed orgoglio e che, con fierezza e spontaneità teneva a segnalare in ogni occasione pubblica o istituzionale in cui era chiamata ad intervenire proprio in rappresentanza del sindacato. Giovanna Maniccia assunse tale incarico nel 2019 e quando la segreteria dello SPI CGIL le chiese la disponibilità, prima di proporre la sua elezione all’assemblea delle donne, reagì con lacrime di felicità e ringraziando per aver pensato a lei. Questo era Giovanna Maniccia, una grande donna, una compagna impegnata dotata di grande umanità e sensibilità. Ha svolto il suo ruolo in modo encomiabile. Fino alla fine, pur impedita dalla malattia, ha partecipato al confronto e alla discussione, chiedendo di essere informata e offrendo i contributi possibili.

Le compagne ed i compagni dello SPI CGIL Frosinone Latina restano e resteranno legati a Giovanna Maniccia da sentimenti di stima e di affetto profondi e le saranno sempre grati e riconoscenti per l’impegno profuso e per il lavoro svolto. Ciao Giovanna».

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