Spazio satira
Frosinone
30.11.2024 - 14:30
Il vicesindaco Antonio Scaccia, il sindaco Riccardo Mastrangeli, l’assessore Adriano Piacentini e il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri
Sono le 19.30. L’aula consiliare è semivuota e il clima è teso. C’è chi tenta l’ultima chiamata per assicurare il numero legale. Ma dopo qualche minuto la sala di Palazzo Munari comincia a riempirsi. Il consigliere di Fratelli d’Italia Marco Ferrara viene eletto vicepresidente vicario con diciassette preferenze. Norberto Venturi, consigliere del Pd, è confermato vicepresidente supplente con 13 voti. Mentre per quanto riguarda la votazione dei segretari dell’ufficio di presidenza, sono stati eletti Francesca Chiappini (Lista per Frosinone) e Pasquale Cirillo (Forza Italia) con 11 voti. Andrea Turriziani, invece, di voti ne ha presi 8, restando quindi fuori.
Ma c’è un dato: la maggioranza è cambiata, non è più la stessa uscita dalle urne due anni e mezzo fa. Il profilo del centrodestra del 2022 non esiste più. Decisivi invece i tre ingressi dalle minoranze: Francesca Campagiorni che ha aderito a Fratelli d’Italia, Claudio Caparrelli del Polo Civico e Andrea Turriziani della Lista Marini. Quest’ultimo è stato nominato coordinatore della “Democrazia Cristiana con Rotondi” per la provincia di Frosinone. Rotondi è leader della formazione politica ma pure parlamentare di Fratelli d’Italia.
Torniamo ai numeri. In aula c’erano trenta consiglieri e tre assenti. All’appello non hanno risposto Cinzia Fabrizi (assente giustificata), Armando Papetti e Alessandra Mandarelli della Lista Marzi. Dunque la maggioranza poteva contare sull’appoggio di sedici consiglieri. Quindi per Ferrara ha votato anche un esponente della minoranza. Poi, guardando alle preferenze ottenute da Pasquale Cirillo, si legge che i “malpancisti” e FutuRa iniziano a trovare “sponde” importanti nelle opposizioni. All’ordine del giorno c’era pure la votazione di due debiti fuori bilancio. In questo caso il numero dei presenti era molto inferiore rispetto ai 30 che poi hanno partecipato alla votazione sulla vicepresidenza e sulla segreteria. Qui a risultare determinante è stata la Lista Marzi con il voto dell’ex sindaco, insieme a quelli di Carlo Gagliardi. Quindi il “sì” di Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). E dei tre consiglieri di FutuRa.
Non è la prima volta che si registrano convergenze tra la coalizione che appoggia Mastrangeli e la Lista Marzi. Per ricapitolare: nella maggioranza che sostiene Mastrangeli sono stati determinanti i tre ultimi ingressi. Mentre a questo punto bisognerà capire se gli 8 “dissidenti” (i 5 “malpancisti” e i 3 di FutuRa) effettueranno un passaggio ulteriore. Cercando delle possibili intese con i gruppi delle opposizioni. Le preferenze di Venturi e Cirillo potrebbero rappresentare un punto di partenza. Sull’indicazione dei segretari ci sono stati 11 voti per Chiappini e 8 per Turriziani. In totale fa 19: una potenziale “quota” di coalizione. I 17 voti per Ferrara dimostrano pure il peso di FdI, con la regia di Fabio Tagliaferri.
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