Frosinone
11.10.2025 - 08:00
L’ingresso della piscina del polivalente
Ci sono tre offerte per la gestione della piscina del polivalente. Ieri mattina, dall’apertura delle buste sono usciti fuori i nomi di tre società la Bellator Frusino (gestore uscente dell’impianto di viale Mazzini nonché dello stadio del nuoto), la Swimming club Ets di Colleferro e la Frosinone pallanuoto.
Ora starà alla stazione unica appaltante della Provincia, incaricata della selezione dal Comune di Frosinone, operare la valutazione (anche se la stagione sportiva è già iniziata) delle proposte e consegnare all’amministrazione il nominativo del vincitore cui assegnare la piscina per otto anni.
La concessione ha a oggetto: vigilanza, guardiania; allestimento e utilizzo dell’impianto per attività sportive; assicurare l’utilizzo sia da parte delle associazioni/società sportive del territorio di riferimento, sia da parte di soggetti associativi richiedenti nonché degli istituti scolastici, sulla base di periodica programmazione; manutenzione ordinaria - a norma di legge - degli immobili, delle recinzioni interne ed esterne nonché di tutte le aree di pertinenza dell’impianto, degli impianti elettrico e termico; manutenzione straordinaria degli impianti; pulizia generale degli impianti e delle attrezzature, con particolare cura per l’igiene nei servizi igienici, spogliatoi e docce; assunzione in proprio di tutte le spese connesse e/o annesse alla gestione complessiva della piscina, comprese le utenze, la fornitura di materiali, l’acquisto di attrezzature per la manutenzione.
Nell’impianto è presente una vasca da 250 metri quadrati, una vasca di compenso oltre a spogliatoi per istruttori, donne e uomini. Tra gli sport praticati il nuoto, la pallanuoto, il nuoto sincronizzato e acqua fitness. Il valore stimato della concessione, per otto anni, è di 2,2 milioni di euro. Il concessionario dovrà garantire il nuoto libero dal lunedì al sabato per almeno otto ore giornaliere (la domenica e festivi a discrezione per non meno di 4 ore) per almeno 330 giorni annui. C’è facoltà di gestire un punto ristoro interno. Mentre le tariffe dovranno essere «in linea con la concorrenzialità di mercato» in provincia.
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