Il caso
11.10.2025 - 13:00
Ieri rappresentanti sindacali hanno distribuito un comunicato ai lavoratori
Dopo lo shock la volontà di vederci chiaro. Ieri i rappresentanti sindacali di Cisl e Cgil hanno distribuito ai lavoratori della Novo Nordisk un comunicato sull’annunciato stop alla produzione del farmaco per l’obesità (il “Wegovy”), in vigore da domani. Produzione a cui è legato il maxi investimento da oltre due miliardi di euro sullo stabilimento ex Catalent, con 800 nuovi posti di lavoro in cinque anni.
Un piano industriale considerato strategico a livello nazionale, tanto che il governo ha nominato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, commissario per l’investimento su Anagni. E a stretto giro Rocca ha comunicato di aver convocato i vertici della multinazionale farmaceutica danese per chiarire il futuro del maxi piano industriale.
Chiarimento che anche i sindacati reclamano con forza. A i rappresentanti dei lavoratori l’assicurazione dell’azienda che non ci saranno “impatti sul personale a contratto indeterminato, ma solo facendo leva su una parte dei contratti temporanei in scadenza a breve” non basta. E nemmeno quella che nei prossimi mesi lo stabilimento avrà “due ulteriori suite per il riempimento e l’ispezione di siringhe preriempite e di relative capacità di confezionamento” né “il progetto di installazione di una suite per la produzione di cartucce” e la riattivazione del “riempimento e confezionamento di flaconi”.
«L’intervento del presidente Rocca è stato importante, in questo momento serve l’iniziativa delle istituzioni per mettere in garanzia questo investimento - sottolinea la segretaria provinciale della Cisl Antonella Valeriani - Come Cisl avevamo già attenzionato il caso quando si disse che gli interinali sarebbero usciti fra il 30 settembre e fine anno. Il problema era già chiaro. Ma ora abbiamo bisogno di capire se l’investimento previsto rimarrà di quell’importo.
Nel piano erano previsti anche corsi di laurea, dottorati, attività con le università. Vogliamo capire che ne sarà di tutto questo e qual è oggi la strategia dell’azienda. Abbiamo capito che c’è un calo di volumi, la concorrenza di “Eli Lilly”, il problema dei farmaci copia. Ma la strategia commerciale di Novo Nordisk qual è? Ci sono nuovi farmaci in sviluppo che andranno a compensare il mercato? Se sì, verranno prodotti ad Anagni? Novo Nordisk deve fare chiarezza. I sindacati di categoria dei chimici hanno già attivato le rispettive federazioni nazionali per chiedere incontro al ministero».
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