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Ceccano

Cadavere abbandonato nel carrello. Nessun colpevole

Nessun colpevole per l’abbandono del corpo di Marcello Pisa nel piazzale del supermercato. Sotto accusa per occultamento in due. Ieri la sentenza del tribunale di Frosinone che chiude il caso

Cadavere abbandonato nel carrello. Nessun colpevole

Nelle immagini i carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo di Marcello Pisa

Quella mattina del 21 maggio 2020 a Ceccano non si parlava d’altro. Del cadavere ritrovato abbandonato nel carrello di un supermercato. La vittima era Marcello Pisa, 52 anni, di Vallecorsa. Sotto processo sono finiti il cinquantacinquenne Dario Terenzi e il quarantanovenne Luca Maria Giorgi, entrambi di Ceccano, per rispondere del reato di occultamento di cadavere. Ieri, davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone Daniela Possenti, al termine di un lungo processo, la sentenza: assolti. Nessun colpevole, dunque, per l’occultamento di cadavere. I due sono stati difesi dagli avvocati Giuseppe Spaziani, Claudia Padovani e Marilena Colagiacomo. Parte civile per rappresentare la famiglia della vittima si era costituito l’avvocato Marino Iacovacci.

L’indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Frosinone, era partita immediatamente al ritrovamento del cadavere nel carrello, nei pressi del parcheggio del Conad al quartiere Di Vittorio. Escluso sin da subito l’omicidio - l’esame autoptico aveva rilevato che il decesso era dovuto a un malore - una trentina le persone ascoltate dagli investigatori che hanno puntato soprattutto sugli ultimi contatti di Pisa. I carabinieri hanno esaminato i tabulati telefonici e le telecamere di videosorveglianza della zona. E dalle telecamere qualcosa si vedeva: una persona con la testa coperta dal cappuccio della felpa, mentre lasciava il carrello.

Secondo la ricostruzione della procura, che ha portato a giudizio Terenzi e Giorgi, tra il 19 e il 21 maggio 2020, dopo il decesso di Pisa nell’appartamento del primo, a seguito dell’assunzione di un mix di sostanze stupefacenti, i due avrebbero tenuto in casa il corpo senza vita dell’uomo per oltre 48 ore. Quindi - secondo la tesi accusatoria - la scelta di disfarsene abbandonandolo in strada, nei pressi del supermercato, dove fu trovato a seguito di una segnalazione al 112. La vittima si trovava nel carrello nascosta con coperte e parti di mobili. Tuttavia, all’esito del processo per il giudice non è stata raggiunta la prova sulla responsabilità dei due imputati nel reato di occultamento di cadavere. E la doppia assoluzione.

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