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7 Semplici modi per proteggere la tua vita privata online

7 Semplici modi per proteggere la tua vita privata online

Considerando una media di 8 ore dedicate al sonno, si può dire che la vita digitale stia per superare quella reale. ​Nel 2024, infatti, gli italiani hanno trascorso in media quasi 6 ore al giorno online.

Circa un terzo di questo è stato dedicato ai social media (per una media di 1 ora e 48 minuti), fra condivisioni di opinioni, foto, video, esperienze e tanto altro ancora. La privacy non sembra essere un tema interessante per tantissime persone.

In realtà, rivelando dati personali tramite la nostra attività online, corriamo rischi così seri da poterne subire le conseguenze anche nel mondo reale.

Secondo i dati di Audiweb, nel 2024 la fruizione da dispositivi mobili ha registrato un aumento netto, con una media mensile di 70 ore per persona, pari a un incremento del 9,2% rispetto all'anno precedente. Dati che confermano, se mai ce ne fosse bisogno, l’intreccio sempre più forte fra vita digitale e reale. Un intreccio che richiede consapevolezza per proteggere la propria cybersecurity.

Vediamo come in 7 semplici mosse.

1. Collegati tramite una VPN, soprattutto su dispositivi mobili

Partiamo da un dato promettente: circa il 26% degli utenti italiani ha utilizzato una VPN almeno una volta. La rete privata virtuale è senza dubbio uno degli strumenti più potenti (e semplici da usare) per proteggere la propria vita virtuale.

In un colpo solo, infatti, si nasconde il proprio indirizzo IP, si può modificare la posizione virtuale e si riduce quasi del tutto il rischio di essere monitorati dall’esterno. Ecco perché è sempre consigliabile installare una VPN online di qualità sui propri dispositivi (smartphone incluso) per tutelarsi dalle minacce, in particolar modo quando ci si collega a reti Wi-Fi pubbliche.

2. Limita i permessi forniti alle app

Partendo come sempre dalle statistiche, possiamo dire che circa il 70% degli utenti italiani si è dichiarato non particolarmente preoccupato dei rischi per la privacy quando condivide dati online. In maniera apparentemente contraddittoria, però, lo è per quanto riguarda le modalità d’uso che siti e applicazioni potrebbero fare di questi dati.

Concedendo credenziali e permessi alle applicazioni senza rifletterci troppo, si corre il rischio di subire furti (o anche semplice “scraping”) dei propri dati personali. Ecco perché bisognerebbe ricontrollare con regolarità i permessi concessi alle app installate, anche per revocare quelli non necessari, come l'accesso alla posizione o ai contatti ad applicazioni che non hanno bisogno di queste informazioni per svolgere la propria funzione.

3. Controlla le impostazioni di privacy sui social

In Italia nel 2024, WhatsApp è stato utilizzato dal 90,3% delle persone tra i 16 e i 64 anni. Pur non essendo in cima assoluta alla classifica, gli italiani si confermano fra i più assidui utilizzatori di social e app di messaggistica.

Quanto detto in precedenza per le applicazioni può quindi essere applicato anche alle impostazioni sulla privacy dei profili social e degli account dei programmi di messaggistica. Come sempre, l’obiettivo fondamentale dovrebbe essere proteggere le proprie informazioni personali.

A livello pratico, ti consigliamo di accedere alle impostazioni sulla privacy dei tuoi account social e limitare la visibilità delle informazioni personali solo ai contatti più fidati.

4. “Rinfresca” le tue password a cadenze regolari

Circa il 15% degli utenti italiani riutilizza le stesse password e il 20% le condivide con amici o colleghi. Come è facile intuire, riciclare le password e condividerle in maniera troppo disinvolta aumenta in maniera esponenziale i rischi per la sicurezza digitale.

Cerca di creare sempre password uniche e complesse per ogni account e valuta se affidarti a un gestore di password per tenerle tutte al sicuro.

5. Autenticazione a due fattori (2FA) sempre attiva

I rischi legati al phishing e alla violazione delle credenziali sono più concreti che mai. L’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa ha permesso agli hacker di affinare i propri messaggi, aumentando il tasso di pericolosità delle loro campagne offensive.

L'autenticazione a due fattori non va considerata come la panacea per tutti i mali ma è sicuramente una soluzione rapida ed efficace. Aggiungendo un ulteriore strato per il login, riduce la possibilità che i malintenzionati accedano indisturbati. Se possibile, attiva la 2FA al più presto.

6. Tieni aggiornati sistemi operativi e software

I pacchetti di aggiornamento per sistemi operativi e software non si limitano a modifiche funzionali e/o estetiche. Al loro interno si trovano spesso importanti aggiustamenti al codice, per far fronte a vulnerabilità e altre falle di sicurezza.

In generale, è bene assicurarsi che il sistema operativo e le applicazioni installate su qualsiasi dispositivo siano sempre aggiornati all'ultima versione disponibile. Per snellire la procedura, conviene sempre attivare gli aggiornamenti automatici.

7. Non condividere informazioni personali

La maggior parte degli utenti italiani tende a condividere informazioni online senza riflettere troppo sulle conseguenze. Questa cattiva abitudine può aumentare il rischio di subire furti di identità o altre violazioni della privacy. Per proteggersi, bisognerebbe limitare la quantità di informazioni personali diffuse su Internet.

Bisogna sempre valutare con attenzione a chi si stanno fornendo dati sensibili e ignorare richieste sospette provenienti da fonti poco affidabili. Presta attenzione a cosa riveli online per tenere al sicuro la tua identità digitale.

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