Itinerari d'arte
12.05.2025 - 19:26
Esistono tanti modi per fare arte, uno di questi, forse, il più romantico è quello con inchiostro e pennino. il temperamento di un’artista è messo particolarmente in rilievo ed emerge dall’analisi di un disegno con questa antichissima tecnica.
La scioltezza e la continuità del tratto sono facilmente riscontrabili nei lavori di Mario Bruni, egli illustra scene evocative, ispirate alla vita dei campi e dei tempi andati, attraverso linee e tratteggi che generano personaggi d'altri tempi. Bruni, studia attentamente i personaggi, protagonisti assoluti dei suoi lavori, li vede mentre lavorano i campi nella sua Arpino, e come un cronista, prende appunti per raccontare chi vede, e successivamente li riporta con rara pazienza e padronanza tecnica sul foglio, attraverso l’uso del suo magico pennino. Nell’atto della realizzazione dei suoi lavori, egli trova la sua massima espressione nella traccia in modo nitido e preciso. Segno dopo segno, organizza lo spazio e anima le figure.
Il procedimento tecnico è di una tale maestria che pare quasi impossibile credere all’intervento diretto sulla superficie attraverso la sua mano. La raffinata grafia del mezzo, del suo pennino, che si muove costante e senza ripensamenti. La fluidità del tratto è un elemento che caratterizza il suo stile, determinato da una linearità, una magistrale continuità. L’arte di Mario Bruni non è frutto dell'improvvisazione, ma dedizione e lavoro che meritano il giusto rispetto. E così la ricerca iconografica, supportata da approfondimenti alfine, di cogliere aspetti e sfumature di inaspettata complessità. Creare arte, attraverso l’uso di pennino e inchiostro, richiede un tratto molto sicuro poiché è difficilmente cancellabile; nello stesso tempo, rende ogni lavoro unico e irripetibile.
Mario Bruni, rilascia nelle sue opere, un segno che rilascia la definizione del chiaroscuro con l’accostamento di tratti più o meno intensi e ravvicinati o anche sovrapposti e incrociati, in modo da creare trame di varie tonalità. Non disdegna, i colori “forti”, i chiaroscuri espressivi dal bianco assoluto delle parti in luce, al nero compatto per l’ombra intensa, non solo sfruttando inclinazioni del tratteggio e degli intrecci, ma anche lo spessore delle linee e l’addensamento dei punti.
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