L'intervista
02.12.2025 - 18:00
Enio Marfoli
Filettinese, Enio Marfoli colora la sua vita tra musica e poesia. «Sono un didatta e concertista ma anche poeta con all’attivo importanti premi. Nativo di Filettino, ispirato anche dalle montagne di questo bellissimo luogo alla musica e alla poesia dove non di rado in mezzo ai boschi da ragazzo mi esercitavo nella natura, natura che riempio di musica ed eventi come direttore artistico per undici edizioni nella frazione di Val Granara che si trova a ridosso del Monte Viglio a 1500 metri di altitudine».
Quando l’incontro con la musica e, in particolare, con l’oboe?
La sua famiglia l’ha sostenuta nella sua propensione musicale?
«Mio papà teneva tantissimo alla mia preparazione. Certo, io ero qualche volta un po’ discolo. Da ragazzo, per far credere a mio padre che studiavo musica, azionavo una musicassetta precedentemente registrata da me e con l’autoreverse la facevo girare mentre io andavo a giocare a pallone, sapendo che non avrebbe aperto la porta della mia cameretta per non disturbarmi. Gli ho dedicato “Una stella nel cielo per me”, una mia poesia».
E sua madre?
«Ancora oggi le suono spesso “Parlami d’amore Mariù” (Neri - Bixio, 1932) e “Mamma” (Bixio – Cherubini, 1939), e lei è felice…».
La sua famiglia è stata quindi importante per il suo futuro…
«Anche le mie sorelle, Rita, che a tredici anni mi accompagnò all’esame di ammissione al Conservatorio, Celeste e Gea. Inoltre, i miei due fratelli, Massimo, scomparso nel 1992, che quando tornava da Roma a Filettino la prima cosa che mi chiedeva era di suonargli l’Ave Maria di Schubert, e Mauro, clarinettista per diletto nella banda del paese».
Come è proseguita la sua carriera musicale?
«Mi appassionai a Rondò Veneziano, un ensemble italiano ispirato alla musica barocca, nato nel 1979 per opera del maestro Giampiero Reverberi e nel quale l’oboe era lo strumento solista. Sulla sua onda, ho fondato l’ensemble La Serenissima e, successivamente, Fantasia Veneziana, con il quale ho all’attivo centinaia di concerti. Comunque ho collaborato con prestigiose orchestre sia con l’oboe che con il corno inglese».
Quindi il suo periodo musicale preferito è il…
«…è il barocco, il barocco di Bach, Vivaldi, Telemann, i fratelli Marcello, Handel, Albinoni… Ma, ricordiamoci, l’origine di tutto è nella musica classica, intesa nel senso più ampio».
Non disdegna, però, altri stili, soprattutto nelle esibizioni…
«In effetti ho collaborato con tanti musicisti dagli stili più diversi, dal lirico al pop al melodico. Montserrat Caballè, José Carreras, Ennio Morricone, Pino Daniele, Lucio Dalla, Franco Battiato, Michael Bolton, Roger Hodgson dei Supertramp, Steve Hackett, Fiorella Mannoia, Baba Sissoko, Gabin Dabirè, Mario Biondi, Il Volo… Ecco, il mio oboe ha suonato per e con loro».
In più c’è anche l’impegno con il Vaticano...
«Dal 2004 ho il piacere di esibirmi come oboe solista della Banda dello Stato Pontificio. Ho suonato più volte per gli ultimi quattro papi, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco e Leone XIV. Il 23 ottobre scorso ho suonato in occasione dell’incontro tra quest’ultimo e Re Carlo III. Cosa curiosa, Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI, mi ha rivelato che da bambino ha studiato per alcuni anni l’oboe, il suo strumento preferito, e talvolta ci siamo scambiati opinioni sui nostri musicisti classici preferiti».
Tra le sue attività c’è anche l’insegnamento...
«Da sempre affianco l’attività concertistica alla didattica, anche quest’anno. Negli anni precedenti ho insegnato in due scuole steineriane di Roma, il liceo musicale di Frosinone e le scuole a indirizzo musicale di Ceprano, Sora e Patrica».
Che cosa è la musica?
«La musica per me rappresenta tantissimo e non potrei vivere senza, inoltre la musica mi ha dato la possibilità di suonare in teatri e luoghi magnifici, praticamente in tutto il mondo».
Esiste anche un altro tipo di musica, per quanto la riguarda, quella composta…
«Sì, ho composto diversi pezzi ma quelli ai quali sono più legato sono “Ritratto” e “Valzer antico”, brani presenti nell’album “Ritratto - Musica e poesia” del 2017. Delicatezza, intensità ed emozione sono le espressioni con cui ho cercato di colorarne le note».
Che cosa ha in programma, nell’immediato futuro?
«Sabato 6 dicembre e domenica 7 dicembre terrò a Colonia in Germania due concerti con Federica Simonelli al pianoforte. Eseguiremo musiche di Johann Sebastian Bach, Georg Philipp Telemann, Giampiero Reverberi, Elvio Monti, Fabrizio De André, Ennio Morricone, Antoni O’Breskey e anche… mie! Non mancherà un medley di canzoni di Natale, tra cui Stille Nacht. Inoltre, parteciperà come voce solista Christoph Gerard, interprete di tre canzoni di Fabrizio De André, “La Canzone di Marinella”, “La ballata dell’eroe” e “La Canzone dell'amore perduto”».
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