Spazio satira
Regione Lazio
31.07.2025 - 23:08
Via libera definitivo allo stanziamento di 13,8 milioni di euro a fondo perduto, con i quali la Regione Lazio coprirà interamente il cosiddetto conguaglio Saf. La misura infatti è contenuta nel cosiddetto Collegato, approvato dal consiglio regionale del Lazio.
Il consiglio regionale ha approvato infatti l’articolo 1 del Collegato. Con i voti favorevoli della maggioranza di centrodestra. Contrario Alessio D’Amato (Azione). È stato anche stabilito che verrà nominato un revisore contabile da parte della Regione, che avrà il compito di accertare la cifra esatta del conguaglio.
Tornando al Collegato, si tratta della proposta di legge numero 217 del 27 giugno 2025, che prevede “disposizioni finanziarie varie”. L’articolo più importante era proprio quello del conguaglio Saf, il primo. La Regione stanzia 13,8 milioni di euro (4,6 all’anno dal 2025 al 2027) per aiutare i Comuni della provincia di Frosinone a coprire i maggiori costi legati alla gestione dei rifiuti. Un contributo straordinario, a fondo perduto, come aveva annunciato l’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini intervenendo all’assemblea dei soci della Saf. In quell’occasione Righini aveva detto: «Si può dire che si tratta di un provvedimento dal valore “risarcitorio” nei confronti di una Società e di una provincia che hanno dato molto in questi anni all’intera regione. Mi riferisco alla disponibilità di trattare rifiuti di fuori provincia per esempio. Evitando in questo modo possibili emergenze legate ai rifiuti. Con questa decisione vengono scongiurati rischi di dissesto della Saf o di alcuni Comuni. Il giudizio di parifica del Rendiconto della Regione da parte della Corte dei Conti (una situazione che non esito a definire memorabile) ci consente spazi di manovra importanti anche sul versante dei contributi e delle risorse. Sulla base di queste considerazioni i 13,8 milioni di euro verranno erogati a fondo perduto. In questo modo si dimostra con i fatti la credibilità di un’istituzione, la Regione Lazio appunto, che libera da incombenze importanti sia la Saf che i Comuni. Che adesso possono investire maggiormente nei servizi per le comunità». Le parole dell’assessore Giancarlo Righini erano state accolte con un applauso dai sindaci presenti. Concetti che Righini ha ribadito in questi giorni.
Il provvedimento arriva in attesa dell’applicazione del nuovo metodo tariffario MTR-2 dell’Arera. In questo modo a diversi Comuni è stato evitato il rischio del dissesto. La misura è una boccata d’ossigeno importante anche per la Saf. Parliamo di una cifra di quasi 14 milioni di euro, accumulatasi dal 2007 ad oggi. Un macigno per diversi enti locali, alcuni dei quali avrebbero rischiato il dissesto. E di conseguenza il conto lo avrebbero pagato i cittadini, le famiglie, i commercianti, i fornitori. Senza considerare che la Saf quegli importi li aveva comunque anticipati a causa dei maggiori costi sostenuti. In gioco c’erano altresì l’assicurazione e la continuità di un servizio fondamentale come quello dello smaltimento dei rifiuti. Per tutti questi motivi la Regione si è assunta l’onere di pagare il conto dei Comuni. Con un’iniziativa senza precedenti, che infatti l’assessore Giancarlo Righini ha voluto rivendicare.
Gettando un salvagente importante anche alla Saf. Per l’adozione del provvedimento si è molto battuto il consigliere regionale Daniele Maura (Fratelli d’Italia).
Nel corso del dibattito di questi giorni nell’aula della Pisana, va segnalata la posizione critica del consigliere Alessio D’Amato (Azione). Il quale ha detto: “Non contesto il provvedimento, ma il modo con il quale è stato adottato. Mi riferisco al fondo perduto. Perché in questo modo si deresponsabilizzano i Comuni. E ciò non è bello. In secondo luogo si determina un precedente al quale ora possono guardare anche altri enti e partecipate. Sarebbe stato preferibile un fondo di rotazione”.
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