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La Kermesse

"Piazza Grande", Zingaretti: "Riusciremo a mandare a casa il governo"

Dal palco dell'Ex Dogana di Roma si è conclusa la convention organizzata da Zingaretti per lanciare la sua candidatura alla segreteria del Pd

Nicola Zingaretti ha chiuso, con il suo discorso conclusivo, "Piazza Grande", la convention organizzata dal governatore del Lazio per lanciare la sua candidatura alla segreteria del Pd. All'ex Dogana, del quartiere San Lorenzo, a Roma, in questi due giorni non sono mancati molti dei protagonisti del governo di questi anni. Parlamentari e amministratori ma anche ragazzi e ragazze giunti da tutta Italia. I dati ufficiali parlano di tremila persone accorse oggi nell'area industriale per ascoltare le parole di Zingaretti. 

Dal podio di Piazza Grande il Governatore ha infiammato gli animi del popolo Dem. Ha parlato di immigrazione, di donne, poveri e periferie e non ha risparmiato affondi alle scelte dell'attuale governo dichiarando: "Non sarà facile ma riusciremo a mandarli a casa"

"Sono rimasto inorridito nel vedere il sorriso soddisfatto di Di Maio  quando racconta che lo Stato darà i soldi ai poveri ma li controllerà. Dando l'idea del povero come di una persona di cui non ci si può fidare. Vergogna" ha detto Zingaretti in uno dei suoi passaggi più applauditi. A parte il fuori programma dell'irruzione di un gruppo di animalisti che ha interrotto il governatore del Lazio a pochi minuti dall'inizio del suo discorso, Zingaretti ha parlato speditamente toccando tutti i temi più cari ai suoi fedelissimi e sull'immigrazione ha dichiarato "Serve una nuova politica di integrazione. Una vita deve valere tutte le vite e, attenzione, fermare il traffico di migranti e colpire gli scafisti è decisivo. Ma non possiamo solo fermarci ad esultare se i barconi non arrivano senza porci la domanda di quanti siano i morti annegati e quanti gli scomparsi. Occorre una politica nuova, serve questo popolo, serve integrazione- ha proseguito non risparmiano il riferimento alle politiche di Salvini sui migranti. 

E sulle periferie il tenore delle parole di Zingaretti non è stato da meno: "Si stanno costruendo le premesse della crescita dell'odio, della costruzione in  alcune grandi città di luoghi simili a luoghi di deportazione e disagio. In fretta dobbiamo ribellarci e fare di un movimento di amministratori un nuovo movimento di resistenza civica e civile in Italia contro un sillogiscmo pericoloso: meno soldi alle periferie e più pistole per difendersi da soli. Non accettiamo un baratto incivile" -ha chiosato.

Durante la mattinata all'Ex Dogana sono saliti sul podio dell'agorà anche Paolo Gentiloni e Berenice King, la figlia di Martin Luter King. 

 "Voltare pagina" e "Cambiare strada" sembrano essere state le espressioni più utilizzate da Nicola Zingaretti in questa convention per lanciare la sua corsa alla segreteria dem. Dopo Piazza Grande, dunque, la "macchina" di Zingaretti, è già avviata.

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