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Frosinone

Punto di non ritorno. Forza Italia avverte il sindaco e gli alleati

In vista del bilancio l’ultimatum degli “azzurri”. «Azzeramento e ritorno al centrodestra. Basta scorciatoie»

Al termine del confronto non soltanto ognuno è rimasto sulle proprie posizioni, ma probabilmente le distanze (politiche e amministrative) sono perfino aumentate. Faccia a faccia tra il sindaco Riccardo Mastrangeli e i consiglieri di Forza Italia Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia. Il tema è stato il bilancio. Gli “azzurri” però hanno voluto ribadire la loro posizione con chiarezza, sull’intera situazione del capoluogo.

Il futuro del centrodestra
In una nota si legge che «i consiglieri hanno sottolineato la necessità di un azzeramento della giunta, affinché si possa ripartire con un nuovo slancio, garantendo un’amministrazione coesa ed efficace». Rilevano Cirillo e Scaccia: «L’obiettivo deve essere quello di rilanciare l’azione amministrativa attraverso l’unità del centrodestra, senza compromessi o ingerenze esterne che rischiano di snaturare il mandato elettorale ricevuto dai cittadini». Hanno inoltre evidenziato «che questa Amministrazione non necessita del sostegno di liste che non hanno concorso con il centrodestra alle elezioni». Aggiungendo: «Qualsiasi apertura verso forze politiche che non appartengono alla coalizione rischierebbe di compromettere la credibilità e la stabilità del governo cittadino, creando fratture insanabili all’interno della maggioranza». Infine, i consiglieri Scaccia e Cirillo hanno chiarito anche un altro aspetto, e cioè «che eventuali scelte politiche non in linea con il percorso naturale del centrodestra potrebbero avere ripercussioni anche a livello territoriale, pregiudicando la possibilità di garantire rappresentanza e collegi agli esponenti della coalizione nelle future competizioni elettorali, con un danno significativo per l’intera provincia di Frosinone». Quindi la conclusione: «Forza Italia rimane fermamente convinta che solo attraverso la chiarezza e la compattezza del centrodestra si possa garantire una guida solida ed efficace per la città di Frosinone. Non si è parlato assolutamente di incarichi, di assessorati, né si presidenze di commissione». Il ragionamento di Forza Italia è stato tutto politico. Nella sostanza gli “azzurri” hanno detto che senza l’azzeramento dell’esecutivo dovrebbe essere un passaggio necessario per arrivare ad una verifica finalizzata a ricostruire l’iniziale perimetro di centrodestra. «Perché questa Amministrazione - hanno evidenziato - non necessita del sostegno di liste che non hanno concorso con il centrodestra alle elezioni». Evidente il riferimento al fatto che Mastrangeli ha già aperto sia al Polo Civico (Claudio Caparrelli) che alla Lista Marini (Andrea Turriziani). Ma soprattutto alla Lista Marzi. Per Forza Italia se il bilancio dovesse passare con il contributo decisivo di consiglieri eletti nel centrosinistra, allora questo determinerebbe la fine della stagione del centrodestra unito al Comune di Frosinone. E cambierebbe l’intero quadro di riferimento, anche in relazione alle candidature nei collegi maggioritari di Camera e Senato. Si tratta di un messaggio politico esplicito all’indirizzo degli alleati di Fratelli d’Italia e della Lega. Non solo: Forza Italia apre una finestra sull’intero panorama regionale e questo significa che la posizione del gruppo consiliare è condivisa nelle virgole dal senatore Claudio Fazzone, coordinatore del partito nel Lazio.

La situazione
Alla riunione di maggioranza di qualche sera fa non è passata inosservata l’assenza di Christian Alviani, consigliere del Gruppo Misto dopo l’uscita dalla Lista Ottaviani. Decisione determinata dalla revoca dell’assessore Valentina Sementilli. La coalizione che ha sostenuto Mastrangeli negli ultimi mesi arriva a 17 voti su 33: 5 di Fratelli d’Italia, 3 della Lista Ottaviani, 3 della Lista per Frosinone, 1 della Lega, 1 della Lista Vicano, 1 della Lista Marini, 1 del Polo Civico. Vanno aggiunti lo stesso Mastrangeli (che è anche consigliere) e Christian Alviani. Il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri va verso il “sì” al documento contabile e questo è un elemento che andrà tenuto presente considerando il grande “gelo” degli ultimi mesi. Se Alviani non dovesse partecipare alla seduta oppure non esprimere un voto favorevole al bilancio, il rischio di non oltrepassare quota 16 diventerebbe concreto. Con la conseguenza che 17 consiglieri non avrebbero espresso il sì al documento più importante per ogni Amministrazione Locale. È per questo che si sta lavorando alla possibilità che la Lista Marzi, intenzionata ad astenersi, possa invece propendere per il sì. Momento della verità anche per gli 8 “dissidenti” eletti nel centrodestra. Oltre a Forza Italia ci sono infatti Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega), Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone (FutuRa). Nessuno di loro voterà “sì”. L’astensione verrebbe interpretata come una porta lasciata comunque aperta, mentre il “no” equivarrebbe ad una chiusura definitiva. In questi giorni ci saranno delle valutazioni a tutto campo. Perché tutti i gruppi sanno che il momento è delicato. Partito Democratico e Socialisti voteranno no. A fare la differenza saranno le decisioni e i numeri finali della votazione. Dodici mesi fa il documento contabile venne approvato con 22 sì, con la maggioranza uscita dalle urne al gran completo. Poi è successo di tutto e non c’è stato un attimo di tregua. Si chiude sicuramente una fase. Ne comincia un’altra. Senza certezze. Per nessuno.

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