Spazio satira
Frosinone
24.02.2025 - 11:00
Tra dieci mesi si voterà per il rinnovo del consiglio provinciale. Saranno dodici gli esponenti da eleggere in tutto. E le candidature peseranno non poco nelle dinamiche politiche dei singoli Comuni, degli schieramenti e dei partiti. Basta ricordare quello che è successo nel 2023 a Frosinone. Quando Maurizio Scaccia (Forza Italia) e Sergio Crescenzi (Fratelli d’Italia) non centrarono l’obiettivo per un solo voto ponderato del Comune capoluogo. Poi Crescenzi è subentrato nell’aula dell’ente di piazza Gramsci, ma in quel momento non mancarono le polemiche. Anche perché la Lega (partito al quale fanno riferimento sia il parlamentare Nicola Ottaviani che il sindaco Riccardo Mastrangeli) decise di convergere su Andrea Amata, consigliere comunale di Vicalvi. Non è esagerato dire che alcune frizioni iniziarono in quell’occasione. Per esempio relativamente ai rapporti tra Forza Italia e Riccardo Mastrangeli.
Sul versante delle opposizioni, non è un mistero che Angelo Pizzutelli (Pd) si aspettava una candidatura blindata nella lista del centrosinistra La Provincia dei Cittadini. Ma andò diversamente. Scese in campo, invece, Armando Papetti (Lista Marzi), concorrendo nella civica Provincia in Comune di Luigi Vacana. Papetti ottenne un buon risultato, pur non riuscendo ad essere eletto. Infine, con il senno di poi (del quale, per dirla con le parole di Alessandro Manzoni, son piene le fosse) magari la designazione di un esponente della Lista Mastrangeli poteva aiutare a ricomporre alcune fratture. Nell’autunno 2023 nella civica c’erano Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Francesco Pallone.
Sicuramente la partita delle candidature sarà fondamentale e probabilmente decisiva. Per gli equilibri, per i rapporti di forza, per le ambizioni dei singoli, per le strategie dei gruppi e degli schieramenti. Va considerato inoltre che il quadro all’interno dell’aula di Palazzo Munari è completamente stravolto rispetto a quattordici mesi fa. Ben 8 consiglieri eletti nelle liste del centrodestra sono da tempo “dissidenti” e posizionati tra appoggio esterno e opposizione. Parliamo di Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo (Forza Italia), di Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega). E dei 3 di FutuRa: Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone. Questi ultimi hanno ufficializzato la loro collocazione all’opposizione. Mutato altresì l’assetto delle opposizioni. Intanto perché 3 esponenti che nel giugno 2020 avevano concorso nella coalizione di centrosinistra ora fanno parte dell’alleanza che sostiene Mastrangeli: Francesca Campagiorni (eletta nel Polo Civico, ha poi aderito a Fratelli d’Italia), Claudio Caparrelli (Polo Civico), Andrea Turriziani (Lista Marini).
Infine, due settimane fa l’intesa tra Riccardo Mastrangeli e la Lista Marzi, che ha 4 esponenti: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi, Armando Papetti.
Mai come stavolta le candidature alle provinciali saranno importanti sotto ogni punto di vista. Intanto però all’orizzonte c’è il bilancio di previsione, che con ogni probabilità approderà all’attenzione del consiglio comunale a metà marzo. Impossibile replicare le votazioni degli ultimi due anni, quando il documento contabile ottenne il via libera con 22 sì. La cifra della maggioranza originaria di centrodestra. Escluso che gli 8 “dissidenti” possano votarli. Riccardo Mastrangeli ha una base di partenza di 16 consiglieri su 33. Restano immutate (ed enormi) le distanze politiche ed amministrative con il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani). Da capire le scelte della Lista Marzi: sicuramente non farà mancare il numero legale. Per il resto saranno importanti alcuni argomenti di carattere programmatico, declinabili pure sul versante degli emendamenti. Domenico Marzi ha detto chiaramente che la realizzazione della Casa dello studente e lo sblocco della questione relativa all’ascensore inclinato sono temi fondamentali. Potrebbero arrivare dunque dei segnali in questo senso.
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