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Frosinone

La strategia del sindaco. Il rimpastino è servito

Riccardo Mastrangeli assegna sette deleghe. Cambio di ruoli per Alessia Turriziani, nuovo assessore al welfare, e Paolo Fanelli che entra in Consiglio. Ad Angelo Retrosi affidata l’impiantistica sportiva

Cambio di banchi tra Alessia Turriziani e Paolo Fanelli. Per la prima è arrivata la nomina di assessore al welfare, alle politiche e fragilità sociali. Turriziani ha preso il posto di Fanelli che, invece, entra in consiglio comunale, essendo il secondo dei non eletti con Fratelli d’Italia, dopo Marco Ferrara che è subentrato a seguito delle dimissioni di Alessia Savo. Ma non è l’unica novità.
Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha conferito anche le deleghe a cinque consiglieri di maggioranza: sport a Franco Carfagna (Fratelli d’Italia); ufficio Europa a Marco Ferrara (Fratelli d’Italia); i rapporti con l’Accademia di Belle Arti a Dino Iannarilli (Lega); il personale a Sergio Verrelli (Lista per Frosinone) e infine il patrimonio a Claudio Caparrelli (Polo Civico). Quest’ultima delega rientrava nell’assessorato ai lavori pubblici di Angelo Retrosi rimpiazzata quindi con quella all’impiantistica sportiva. «Il ringraziamento va rivolto a Paolo Fanelli – ha commentato Mastrangeli – Il suo contributo è stato fondamentale. L’avvocato Turriziani, già presidente del Distretto B, porterà avanti questo nuovo impegno con la grande professionalità e competenza che la contraddistinguono». Mastrangeli ha poi ringraziato i consiglieri per aver accettato i nuovi incarichi mandando loro i migliori auguri di buon lavoro.

La strategia del sindaco
In questo modo il primo cittadino ha voluto blindare l’attuale maggioranza (sulla carta a 17) mettendo innanzitutto all’angolo il gruppo di Forza Italia, composto da Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo, che da mesi era passato all’appoggio esterno. Poi ha voluto lanciare un segnale chiaro alla richiesta pubblica di azzeramento di giunta avanzata dal presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. Una mossa che se da un lato ha suggellato l’asse di ferro tra il sindaco, Fabio Tagliaferri, punto di riferimento di Fratelli d’Italia nel capoluogo (il gruppo nonostante la contrarietà alla fine ha accettato l’assegnazione di una delega al Polo Civico) e Antonio Scaccia, vicesindaco e leader della Lista per Frosinone, dall’altro ha chiuso ogni speranza (se ancora c’era) di ricucitura dello strappo con i “dissidenti”, eletti nella coalizione di centrodestra e passati nel corso della consiliatura all’appoggio esterno. Per quanto riguarda la civica, che porta il nome del sindaco, stiamo parlando di Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Francesco Pallone passato però nel gruppo “FutuRa” insieme ai due della civica dell’ex primo cittadino Ottaviani Giovambattista Martino e Teresa Petricca. Poi c’è Giovanni Bortone, eletto nella Lega e poi espulso. Nel gruppo dei “ribelli” rientrano anche i due di Forza Italia.

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