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Frosinone

I viaggi e le mete da sogno. Achille Medori si racconta

Dagli esordi a come nasce una vacanza fino all’avvento di internet. E perché scegliere un’agenzia. Quali sono le mete più gettonate dagli italiani? E quella più desiderata?

Il suo è uno dei mestieri più invidiati. Quando glielo chiediamo accenna un sorriso, quasi soddisfatto. A diciassette anni è entrato in un’agenzia di viaggi per comprare un biglietto aereo per la Sardegna. Nel frattempo il titolare parlava con i suoi dipendenti del fatto di voler vendere l’attività. L’agenzia poi è stata acquisita da Achille Medori e dalla sua compagna. Oggi è titolare dell’agenzia di viaggi “Medori Tour” di Frosinone. E da oltre trent’anni viaggia in tutti i continenti. Dal Giappone all’America, fino ai confini del mondo. In gruppo, in coppia, con gli amici. Achille ci porta alla scoperta di tradizioni, gusti e di un lavoro in continua evoluzione. Come è cambiato, come era cinquant’anni fa e come è oggi con l’avvento di internet e dei social.

Achille, quali sono le mete più gettonate dagli italiani?
«Abbiamo un territorio bellissimo quindi l’Italia è molto richiesta. Quello che però più mi sorprende e che il cliente cerca sempre di più è l’Oriente. Anche l’Africa rientra tra le mete più ambite in assoluto perché ti lascia delle esperienze bellissime».

Ma quali saranno le prossime mete?
«Marte è un’ambizione a cui stanno lavorando. A Dubai c’è già un’area, nel Museo dell’Arte Moderna, dove fanno vedere quello che sarà il futuro del turismo. Hanno messo già macchine volanti, aree e spazi riservati a quello che sarà il futuro del turismo».

Quale è stata la richiesta più strana arrivata da un cliente?
«Un bunker sulla spiaggia. Molto probabilmente il cliente voleva dire un bungalow. È stata una richiesta ovviamente di tanti anni fa e la cosa mi colpì in maniera scioccante. Ma alla fine si è rivelata una richiesta simpatica».

L’hai accontentato?
«Sì, siamo riusciti a capire bene che cosa chiedeva e l’abbiamo soddisfatto. Mi ricordo che andò alle Maldive e fece un bellissimo viaggio».

Qual è la differenza tra viaggiatore e turista?
«Il turista è molto informato sul territorio e ha delle richieste più particolari. Il viaggiatore chiede il prezzo. Preferisco più la persona che ha delle esigenze particolari, perché ci affascina un po’ di più. Ma negli anni abbiamo soddisfatto tutte le richieste».

Cosa puoi dire sulle crociere dei single?
«Intanto non esiste una “crociera dei single” intesa come nave in esclusiva per i single. Diciamo che ci sono dei tour operator che acquistano un numero di cabine e le vendono per i single».

Ma è un fenomeno sempre più in crescita...
«Devo dire che negli ultimi anni riusciamo a mettere insieme tanti gruppi dove la maggior parte è composta da single, proprio per creare questa condivisione di gruppo che è sempre più in crescita».

Si creano anche dei legami?
«Certo. È capitato in un gruppo che due persone si sono conosciute grazie a una nostra esperienza. E poi siamo arrivati fino al viaggio di nozze».

Qual è, invece, il viaggio dei sogni?
«La Polinesia. Penso che ogni persona ha il sogno della Polinesia. Semplicemente perché è un paradiso. Poi ci sono le Maldive, un altro paradiso sulla terra. La Polinesia è una meta molto richiesta, anche se è poco venduta a causa dei costi troppo alti».

Ti è mai capitato che un cliente è tornato da un viaggio e ti ha detto “Achille, io mi trasferisco?”
«Sì, è successo a uno dei miei collaboratori. È stato a Panama e poi si è trasferito definitivamente».

La crociera va ancora così di moda?
«Moltissimo. In provincia di Frosinone è una delle più vendute in assoluto. Forse perché non abbiamo il mare».

Qual è l’esperienza più bella che ti porti ancora oggi come ricordo?
«Panama. Anche se è poco richiesta. Ricordo ancora un guna (un indigeno, ndr), ti parlo di dieci anni fa più o meno, che non faceva altro che accendere e spegnere la luce. Allora chiesi alla guida “Perché da stamattina non fa altro che accendere e spegnere la luce”? La guida mi spiegò che fino a una settimana fa era qualcosa che non avevano. Per noi avere la luce è una cosa normale. Per loro è una vera e propria rivoluzione».

Travel blogger, pagine social che vantano milioni di follower. Sono un po’ i tuoi rivali?
«Quando si parla di turismo è sempre positivo. Ho molti colleghi che sono anche degli ottimi travel blogger. Il mondo va avanti e anche noi ci dobbiamo adeguare. Non dobbiamo vederla come una concorrenza».

Perché scegliere un’agenzia di viaggi piuttosto che una pagina Instagram?
«Noi ci mettiamo la faccia. Mettiamo davanti anche la sicurezza del cliente e soprattutto lo consigliamo al meglio. Questo è quello che io ritengo più giusto. Poi c’è anche chi ama fare autonomamente».

A chi ha paura di volare cosa dici?
«Che l’aereo è il mezzo più sicuro al mondo».

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