Spazio satira
Serie B
18.07.2020 - 14:30
Dopo il periodo d'oro delle sei vittorie consecutive senza prendere gol ma segnandone uno a partita con la sola eccezione del 2 a 0 di Cosenza, il buio. Nelle nove gare a seguire il Frosinone di Nesta ha raccolto le briciole dei 27 punti a disposizione. Solo sette grazie alla vittoria sullo Spezia, unico sprazzo di luce, e ai quattro deludenti nulla di fatto. L'ultimo ieri sera a Pescara sulla falsariga dei precedenti e al termine di una gara senza infamia ma anche senza gloria.
Nello spogliatoio Nesta ha accettato il risultato dell'incontro anche se ha aggiunto che «nel finale pensavo anche di vincerlo».
Una partita dai due volti: nel primo bene il Pescara, nel secondo è venuto fuori il Frosinone: quale il motivo?
«È cambiato l'atteggiamento. Nel primo tempo arrivavamo sempre secondi sulla palla, nel secondo siamo riusciti ad andare più alti e a recuperare più palloni. Insomma abbiamo gestito meglio la manovra. Nel finale potevamo anche vincere ma quello attuale è un calcio di difficile interpretazione. I giocatori ci mettono anche il cuore ma la stanchezza è palese».
Anche oggi l'approccio alla partita non è stato dei migliori: da che è dipeso?
«Rispetto alle ultime partite, se facciamo eccezione per la gara con la Juve Stabia, nelle precedenti abbiamo fatto meglio. A Pescara abbiamo cambiato molto e qualcuno dei ragazzi che non giocava da tempo ha tardato un po' a prendere le misure».
Primo tempo regalato. Poi l'ingresso di Paganini e Novakovich ha ribaltato l'inerzia della partita. La scelta di non cominciare la partita con la formazione della ripresa era studiata?
«All'inizio non abbiamo inserito Novakovic e Paganini perchè il primo ha giocato sempre e Paganini è stato in campo nella gara con la Juve Stabia. Avevamo un quinto (Zampano ndr.) fresco e abbiamo preferito schierarlo pensando che fosse la scelta più giusta. La gara, poi, non si è messa bene nel primo tempo e, quindi, abbiamo operato le due sostituzioni. Insomma a per me ci stava iniziare con quella formazione».
Che valore ha in classifica il punto conquistato a Pescara?
«Un punto che muove la classifica ma, per il futuro, l'importante è recuperare soprattutto gli infortunati. Maiello non ha giocato non per scelta ma perchè non sta bene, e lo abbiamo anche rischiato. Gori è fuori, lo stesso dicasi di Citro, mentre Tabanelli è rimasto a casa. Capuano, infine, non è al cento per cento. Allora è meglio dire che giocare la prossima gara tra una settimana va bene e come».
Federico Dionisi
«Per l'ennesima volta siamo andati sotto, e quando subisci il gol, poi è sempre più difficile risalire». Sono la prime parole di Federico Dionisi al termine della gara contro un avversario che, secondo l'attaccante «merita più della condizione di classifica che sta vivendo».
«Insomma - ha aggiunto Dionisi - dobbiamo cambiare trend e cercare di evitare di passare in svantaggio. In queste ultime partite, poi, paghiamo a caro prezzo ogni minimo errore: questa volta la punizione di Memushaj è stata perfetta nella esecuzione e per Bardi non c'è stato nulla da fare. Sappiamo, comunque, che abbiamo giocato su un campo difficile».
L'attaccante giallazzurro ha anche precisato che «c'è rammarico per il pareggio ma guai ad abbattersi. La strada per giungere al termine della stagione è ancora lunga e dovremo affrontare anche i play off. Sono sicuro che li giocheremo nel migliore dei modi». Federico Dionisi ha concluso precisando ancora che «nonostante l'assenza di parecchi giocatori infortunati e l'assetto tattico leggermente diverso, nella ripresa siamo riusciti a prenderli alti e i risultati si sono visti. Penso comunque che abbiamo fatto una prestazione più che positiva».
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