Serie B
16.06.2020 - 13:30
Con l'inizio della terza settimana di allenamenti collettivi ha preso il via anche il conto alla rovescia in vista della ripresa del campionato. Tra cinque giorni il Frosinone di Alessandro Nesta tornerà a giocare la prima delle dieci finali che lo dividono dal termine del tormentato percorso che doveva concludersi il 14 marzo e, invece, terminerà il 31 luglio per lasciare poi spazio fino al 19 agosto alle gare dei play off e dei play out. I canarini saranno impegnati sul terreno di gioco dello stadio "Provinciale" di Trapani contro un avversario che Fabrizio Castori sta sicuramente caricando a mille. È bene ricordare che la formazione granata, prima dello stop, aveva conquistato quattro punti nelle ultime due partite disputate. Vittoria in casa contro la Virtus Entella per 4 a 1 dopo essere stata sotto nel risultato, e pareggio a Empoli contro la squadra di Pasquale Marino che è riuscita a pareggiare soltanto a tre minuti dal termine dell'incontro. Tutto questo per dire che la trasferta in terra di Sicilia non rappresenterà certo una passeggiata per Brighenti e compagni, chiamati a sfoderare una partita valida non solo sul piano della manovra, ma anche del carattere per tornare in Ciociaria con l'intera posta in palio. Presupposto principale per sperare di recuperare terreno nei confronti del Crotone o, comunque, di non lasciarsi ulteriormente distaccare dalla compagine di Stroppa. Insomma si riprenderà e sarà un calcio diverso dal solito anche perchè gli stadi saranno vuoti, ma l'importante è che si tornerà a parlare di calcio giocato, evento impensabile nei momenti di lutto e di dolore per le migliaia di morti causati da Covid 19.
C'è voluta la forte determinazione del presidente federale Gabriele Gravina per superare i momenti in cui, con la fase acuta della pandemia in atto, si temeva veramente che il Calcio non dovesse riprendere. Il presidente Figc ieri ha dichiarato, nel corso di una intervista resa a Radio Rai, che ha temuto il peggio quando «la Francia ha annunciato la chiusura. La Francia - ha anche aggiunto Gravina - è una delle big five e ha staccato la spina. In quel momento tutto diventava più difficile, ma grazie alla Uefa e alle altre federazioni abbiamo cercato di portare avanti con determinazione e con prudenza, stando attenti alla tutela della salute, il percorso per ripartire. Ne siamo venuti fuori tutti insieme. la Federazione francese è l'unica oggi che ne è rimasta fuori».
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