Boville Ernica
12.10.2025 - 16:00
C’è un ritmo che entra nel cuore dei bambini e fa sorridere anche i grandi. Si chiama “Bum Bum” ed è il nuovo singolo di Ilaria Cretaro, artista di Boville Ernica, ideatrice del progetto Ilaria Cretaro ForKids & Melodorso, un universo colorato dove la musica diventa un linguaggio per crescere, imparare e sognare. Abbiamo incontrato Ilaria per farci raccontare la nascita di questo brano, l’anima del suo progetto e la magia che porta nei cuori dei piccoli ascoltatori. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali.
“Bum Bum” è appena uscito e già conquista grandi e piccoli. Da dove nasce questa canzone?
«Nasce dal cuore, proprio come dice il titolo. Bum Bum è il battito della vita, della gioia, del gioco. Volevo creare una canzone che trasmettesse energia positiva, che facesse muovere i bambini ma anche regalasse ai genitori un momento di leggerezza condivisa».
Melodorso è ormai un nome sempre più conosciuto. Chi è davvero questo personaggio così amato dai bambini?
«È un orso colorato che non ha bisogno di parole per farsi capire, perché parla al cuore dei bambini attraverso la mia voce, la musica e le emozioni. Comunica con la tenerezza, con il sorriso, con i gesti. Melodorso è l’amico che tutti i bambini vorrebbero: accogliente, buono, sempre pronto ad ascoltare. Per me rappresenta la parte più pura dell’essere umano — quella che crede ancora nella gentilezza, nella fantasia e nella possibilità di cambiare il mondo partendo da una canzone».
Il progetto Melodorso si sta espandendo molto...
«Stiamo costruendo un mondo. Melodorso non è solo un personaggio, ma un ponte tra realtà e fantasia. A breve arriveranno nuovi contenuti e cerchiamo di portare un po’ della nostra magia nelle case dei bambini. Voglio che ogni famiglia possa sentirsi parte di una comunità positiva, dove crescere insieme con leggerezza e valori».
La musica è il linguaggio che hai scelto per educare ed emozionare. Quanto conta per te l’aspetto educativo nei tuoi progetti?
«Conta tantissimo. Credo che la musica sia un linguaggio educativo naturale, perché arriva al cuore prima che alla mente. Nei miei progetti voglio trasmettere valori semplici e fondamentali: rispetto, amicizia, cura, consapevolezza. Ogni canzone, ogni video è un invito a crescere felici, a riconoscere le emozioni e a imparare a gestirle con serenità. Voglio che i bambini si divertano, ma che anche i genitori trovino in Melodorso un alleato per parlare di cose importanti in modo leggero».
Da dove nasce l’ispirazione per creare questi contenuti così unici?
«Nasce dall’osservazione. Mi piace guardare il mondo attraverso gli occhi dei bambini. Sono loro a insegnarmi ogni giorno la meraviglia, la fantasia, la spontaneità. Quando scrivo o creo un progetto, penso sempre a quel momento in cui un bambino scopre qualcosa per la prima volta — voglio catturare quell’attimo, trasformarlo in suono, in colore, in emozione».
“Bum Bum” parla al cuore, ma anche alle famiglie. C’è un messaggio che vuoi lasciare ai genitori che ascoltano insieme ai loro figli?
«Sì. Vorrei ricordare a ogni genitore che i bambini non hanno bisogno di cose perfette, ma di presenza, di tempo, di musica condivisa. Bum Bum è un invito a fermarsi, a ballare insieme, a ridere. I bambini non dimenticano quei momenti. Sono le emozioni condivise che diventano ricordi. E la musica, in questo, è un legame meraviglioso».
In un mondo veloce, dove tutto cambia in fretta, Melodorso sembra andare controcorrente: costruisce fiducia nel tempo. È una scelta voluta?
«Sì, assolutamente. Credo nel valore delle cose che crescono piano, con radici profonde. Melodorso non è un progetto nato per seguire le mode, ma per restare. È un mondo che si costruisce con amore, passo dopo passo, e che continuerà a farlo nel tempo. La fiducia nasce così: dalla coerenza e dalla presenza».
Cosa ti emoziona di più quando vedi i bambini ascoltare o interagire con Melodorso?
«Il loro sguardo. Quando un bambino guarda Melodorso con gli occhi pieni di luce, sento che tutto ha un senso. È come se per un attimo il mondo diventasse più semplice, più buono. Ecco, quel momento vale tutto».
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