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L'evento

Lazio, Vinitaly da protagonista

In programma dal 6 al 9 aprile, il salone internazionale vedrà la regione partecipare con 62 aziende. Ieri la conferenza stampa a Roma

Lazio Monumental Taste. È questo il claim scelto per il Vinitaly 2025 dalla Regione. Un invito a scoprire la nostra splendida terra, ricca di storia ma anche di gusto, nonché di una grande cultura enologica, ben radicata al territorio. In ogni singolo calice che i visitatori avranno modo di assaggiare, ci sarà la storia, la passione, la tradizione millenaria per il vino. L’evento di settore più importante d’Italia, che si svolgerà dal 6 al 9 aprile a Verona, vedrà partecipare 59 aziende vinicole e 3 consorzi di tutela, tra i quali Cesanese del Piglio Docg.

A presentare l’evento, nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano in piazza di Pietra a Roma, splendida sede della Camera di Commercio, sono stati i rappresentanti della Regione Lazio. A dare il benvenuto ai presenti, Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, che ha poi lasciato la parola a Massimiliano Raffa, commissario straordinario di Arsial, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio. «Passiamo dalle 54 alle 62 aziende del Lazio al Vinitaly del 2025 – ha spiegato Raffa – Quest’amministrazione continua ad investire in maniera seria e convinta su questo evento e non soltanto. Sono orgoglioso di dire che quest’anno abbiamo ricevuto di riconoscimenti importanti da Bibenda e da Gambero Rosso, che saranno nostri partner: sarà, inoltre, centrale anche il cibo, che negli anni passati non ha avuto un’importanza eccessiva nel corso dell’evento. Quest’anno sarà il punto più alto del nostro percorso, l’apoteosi. Con la Camera di Commercio abbiamo inoltre siglato un protocollo d’intesa per 700.000 euro per sostenere le attività dell’Arsial».

Parla Righini

A prendere parola nel corso della conferenza stampa di presentazione del Vinitaly, anche l’assessore della Regione Lazio Giancarlo Righini. «Abbiamo stravolto la comunicazione e questo sta contribuendo allo straordinario successo che stiamo avendo. Il Lazio sta vivendo una nuova stagione. Stiamo raccontando le nostre eccellenze in maniera differente. Nel 2023 ho provato imbarazzo perché quello a cui ho assistito quell’anno al Vinitaly non rispecchiava il territorio e da quel momento abbiamo lavorato per fare sempre meglio. Quest’anno sarà l’apoteosi per il Lazio» ha spiegato Righini. Idee e parole condivise inevitabilmente anche dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: «Mi aspetto una crescita del volume delle esportazioni del nostro vino. Vogliamo far conoscere ancora meglio la qualità del lavoro delle nostre aziende. Abbiamo ricevuto parole di elogio importanti. Noi dobbiamo solo accompagnare il lavoro dei nostri agricoltori. Abbiamo fatto investimenti importanti per il Vinitaly e vogliamo che sia tutto all’altezza del lavoro che viene fatto».

Le novità

Tante le novità per il Vinitaly 2025. Il padiglione del Lazio si estenderà su 2.450 mq, con un ampliamento del 20% rispetto all’edizione passata. Il progetto architettonico, firmato Westway Architects, si ispira agli antichi acquedotti romani. Proprio per questo ci saranno due piani: uno dedicato interamente agli espositori, l’altro, quello superiore, alla stampa e alla ristorazione. La provincia di Frosinone parteciperà al Vinitaly con sette aziende. Si tratta di “L’avventura bio” di Piglio, “Casale della Ioria” di Acuto, “Antica Tenuta Palombo” di Atina, “Vini Giovanni Terenzi” di Serrone, “I Ciacca” di Picinisco e “Pileum Vitivinicola” di Piglio, nonché del “Consorzio di tutela denominazione Cesanese del Piglio Docg”. Le sette aziende della Ciociaria e più in generale le 62 del Lazio sono pronte a prendersi la scena a confermare la qualità del proprio vino.

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