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Il punto

L’estate bollente della sanità

Ferdinando Romano in pole per guidare il policlinico Tor Vergata dopo Isabella Mastrobuono. L’ospedale nel mirino dopo una puntata di Report e per il video degli insulti in sala operatoria

Manca l’ufficialità. Ma i giochi sembrerebbero fatti. A guidare l’Azienda ospedaliera Tor Vergata dovrebbe arrivare Ferdinando Romano. Classe 1958, ex direttore generale della Asl de L’Aquila, è infatti pronto a prendere il posto che fino a qualche settimana fa è stato di Isabella Mastrobuono, vecchia conoscenza ciociara, manager dell’Azienda sanitaria di Frosinone dal 2014 al 2017 e decaduta dopo la valutazione della gestione del pronto soccorso del policlinico romano. A documentare le criticità le relazioni del Nucleo Ispettivo Regionale che in più riprese aveva effettuato una serie di “site visit” al pronto soccorso di Tor Vergata. Nel mezzo la trasmissione televisiva Report che aveva messo il carico. La bocciatura della Mastrobuono è stata quindi inevitabile. Nonostante qualche resistenza...

Cosa succede adesso
Quindi tutto deciso per il successore? Come detto, gli indizi portano verso Romano. Sui tempi, però, non ci sono certezze. Se da un lato la situazione potrebbe sbloccarsi a stretto giro, dall’altro c’è l’incognita di un eventuale ricorso al Tar della Mastrobuono. E la nomina di un commissario con un ricorso pendente potrebbe essere un boomerang per la Regione Lazio. Con in più lo spauracchio del danno erariale.

Chi è Ferdinando Romano
Già a capo della Direzione salute del Lazio durante la presidenza di Renata Polverini, Ferdinando Romano ha una lunga esperienza nel settore sanitario pubblico, sia a livello regionale sia aziendale. Professore ordinario di igiene generale e applicata all’Università Sapienza, precedentemente ha guidato il Dipartimento della salute e delle risorse naturali in Campania, ed è stato direttore sanitario all’Umberto I e direttore generale dell’Asl Roma D. La sua (probabile) nomina, però, arriva in un momento delicatissimo per il policlinico, scosso da recenti episodi che hanno lasciato il segno a livello nazionale. A innescare le tensioni interne è stata una lite in sala operatoria tra il primario di chirurgia Giuseppe Sica e una sua collaboratrice, degenerata fino a coinvolgere le istituzioni e i media. Il video ha fatto il giro del web diventando virale in pochissimo tempo. Anche se non ci sono stati provvedimenti, è evidente che il clima è tutt’altro che semplice, e Romano si troverebbe a dover gestire non solo l’ordinaria amministrazione, ma anche il ripristino della stabilità organizzativa. E, perché no, la reputazione dell’ospedale. Di fatto, l’operazione della Regione andrebbe a cristallizzare gli equilibri della sanità laziale. Non è un mistero che prima di arrivare in Ciociaria il dottor Arturo Cavaliere era in pole per la direzione di Tor Vergata e la “bocciatura” di Isabella Mastrobuono aveva rimesso tutto in discussione. Un possibile ritorno a Roma di Cavaliere avrebbe infatti riaperto la “casella Frosinone”. E rimescolato le carte un po’ in tutto il Lazio.

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