Spazio satira
Il caso
24.02.2021 - 16:30
Tariffe da capogiro, soprattutto per i bus turistici, per entrare nella bellissima città di Firenze. In quindici sono finiti nei guai. E ieri anche i due indagati cassinati sono comparsi davanti al gup di Firenze per rispondere di truffa e ricettazione.
La procura di Firenze aveva aperto ben sei fascicoli, diversi infatti i procedimenti aperti e ad oggi in fasi differenti. L'ipotesi: carte di circolazione alterate per pagare meno. Tra i quindici indagati, anche un imprenditore di Pontecorvo e uno di Cervaro.
A scoprire un'anomalia nelle carte di circolazione presentate dai trasportatori all'ingresso del capoluogo toscano sarebbero stati alcuni funzionari attraverso un riscontro telematico, poiché l'invio dei documenti nel tempo è stato sempre più informatizzato. Una parte dei documenti veniva inviata via mail, l'altra presentata nei vari check point di ingresso delle Ztl fiorentine.
La Pg toscana avrebbe poi rilevato come alcuni degli stampati della carte di circolazione erano addirittura risultati (dalla banca dati SDI) rubati in bianco. Dunque, secondo la procura fiorentina, le classi ambientali dei bus turistici non sarebbero corrisposte a quelle reali, bensì contraffatte per pagare meno. Chi e come abbia usato le carte rubate è ancora tutto da capire.
Intanto ieri mattina a Firenze si è tenuta una delle udienze gup nella quale i legali hanno chiesto in larga parte il non luogo a procedere, anche per i cassinati.
Pochi coloro che hanno scelto un rito alternativo.
Il gup ha quindi aggiornato al 18 maggio per le decisioni.
Lunedì prossimo e mercoledì altre due udienze (gup e monocratico) per altri filoni. Tra il nutrito pool di difensori anche gli avvocati del Foro di Cassino Francesco Germani, Manlio Sera, Michele Notaro e Francesco Forgione.
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