Spazio satira
Ceccano
02.03.2025 - 20:12
I lunghi e numerosi viaggi in Africa in compagnia di Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini hanno lasciato tracce indelebili in Dacia Maraini. Nel suo “Sguardo all’Africa”, la scrittrice fiorentina, ma cittadina del mondo, racconta storie, sensazioni, emozioni, tracce di un passato che oggi non esiste più. Da “Sinestesia”, nella scenografica cornice del the letterario di Ceccano, l’autrice ha presentato il suo scritto, ultimo libro della trilogia che racconta i suoi viaggi intorno al mondo. Ottimo il riscontro da parte del pubblico, che numeroso si è presentato all’incontro con una delle penne più illustri della letteratura contemporanea.
«L’Africa che io ho conosciuto è molto cambiata - ha spiegato Dacia Maraini - La mia passione è nata da Pasolini, che cercava la purezza e pensava che solo in Africa potesse trovarla. Da lì, abbiamo svolto una serie di viaggi in Africa. Non facevamo i turisti: andavamo in giro con una Land Rover in zone prive di qualsiasi comodità, dormivamo in baracche e mangiavamo scatolette di cibo. Eravamo alla ricerca di questa purezza. A me dell’Africa ha colpito prima di tutto lo spazio, immenso. Da noi il territorio è umanizzato: è difficile trovare uno spazio immenso non coltivato. Lì è diverso. Poi la povertà, c’era la miseria. C’era una vera e grande povertà».
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