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Il vescovo Spreafico ai giovani: non lasciate soli gli anziani

Monsignore Ambrogio Spreafico illustra il programma "Viva gli anziani" sviluppato dalla Comunità di Sant'Egidio e che ha coinvolto circa 150 anziani di Frosinone

«Il programma "Viva gli anziani" è stato sviluppato dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma e in diverse città italiane e avviene sempre in accordo con i Comuni. Un programma di integrazione dell'assistenza domiciliare, per dare sostegno alla vita delle persone ultraottantenni attraverso un servizio di monitoraggio attivo e la creazione di una rete di prossimità che si affianca alle risposte tradizionali».

È quanto sottolinea il vescovo Ambrogio Spreafico. «L'idea è quella di provare a costruire nell'ambito di vita dell'anziano una prossimità che gli permette di continuare a vivere a casa sua e ad affrontare piccole difficoltà che ovviamente con l'età arrivano». Il vescovo ha ricordato anche l'iniziativa del ministro della Salute Roberto Speranza che ha istituito una commissione per la riforma dell'assistenza sanitaria e socio-sanitaria della popolazione anziana. «Il ministro Speranza ha istituito una commissione non per abbattere, ovviamente, le Rsa, ma per consentire a un anziano di poter vivere finché può la vita nei luoghi dove ha sempre vissuto».

Un messaggio poi rivolto proprio agli anziani.

«Sono un grande valore della società. A loro voglio dire che siamo vicini, che la Chiesa farà di tutto per essere vicina agli anziani. In questo tempo sappiamo che avete paura. E la paura è giustificata perché alcune volte la superficialità di altri può essere pericolosa perché siete più fragili. A tutti dico di voler bene agli anziani; ai piccoli di voler bene ai loro nonni e anche a quelli degli altri. Telefonate, fate video chiamate se non potete raggiungerli in questo periodo, avete tanti mezzi per far sentire la vostra vicinanza. Non abbandonateli».

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