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L'operazione

Torture sui pazienti del centro gestito dalla Croce Rossa: tre ciociari ai domiciliari

Tra i dieci operatori finiti agli arresti domiciliari ci sono due donne di Sora e una terza originaria di Alatri

Torture, violenze e maltrattamenti all’interno del Centro di educazione motoria a Roma, gestito dalla Croce Rossa italiana, tra i dieci operatori finiti agli arresti domiciliari ci sono anche tre ciociari: due donne di Sora e una terza originaria di Alatri. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, questa mattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura e gli altri cinque gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia, reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio.

In particolare, stando alle accuse, gli operatori socio sanitari, operanti nel C.E.M. gestito dalla Croce Rossa Italiana, sarebbero indiziati di aver inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche. Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, traggono origine proprio dalla denuncia presentata ai Carabinieri dai vertici della Croce Rossa capitolina nell’aprile 2023, con la quale veniva segnalato che un utente della struttura presentava una vistosa ecchimosi al volto compatibile con delle percosse.

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