Spazio satira
Veroli
27.10.2024 - 18:00
Un momento del recital “Omaggio a Salome”
La festa autunnale di Santa Maria Salome ha colorato Veroli di allegria e freschezza grazie al recital dei bambini e dei ragazzi del catechismo, che con il loro emozionante “Omaggio a Salome” hanno offerto spunti di riflessione sulla figura della Santa Mirrofora. Questa seconda festa, ben distinta da quella principale che cade il 25 maggio, consacra la stagione dell’autunno alla rinascita: un paradosso che ha tuttavia profonde radici storiche. L’ottobre di Santa Maria Salome vede la sua luce in un momento di dolore: è commemorazione delle vittime del drammatico terremoto dell’8 settembre del 1349, che rase al suolo la città di Veroli decimandone la popolazione, ma è anche un segnale di fede nel miracoloso ritrovamento dell’urna con intatte, al suo interno, le preziose reliquie della Patrona. Era il 17 ottobre del 1349, e da allora l’autunno a Veroli non è sinonimo della natura che si prepara al riposo bensì della resurrezione di una città che ha ritrovato la sua speranza grazie alla presenza di Maria Salome tra le sue mura.
Il vescovo Ambrogio Spreafico ha presieduto la funzione liturgica che ha chiuso i festeggiamenti religiosi. L’attenta direzione del rettore don Angelo Maria Oddi, coadiuvato dalla confraternita guidata dal priore Danilo Perciballi, ha ridato vita e impulso ad un movimento di fede e preghiera intorno alla figura della patrona di Veroli e della diocesi: tre i giorni di festa, di preghiera e di tradizioni riscoperte e tramandate ai più piccoli, come l’antica usanza di accendere un lume alla finestra la sera del 16 ottobre per ricordare chi, nel drammatico terremoto dell’8 settembre del 1349, perse la vita: «Veroli custodisce le reliquie di una delle donne che nel Vangelo parlano con Gesù, Salome da madre amorevole osa raccomandare i suoi figli al Signore - ha ricordato don Angelo - affidiamo la nostra città alla sua intercessione».
Il vescovo Spreafico ha rimarcato l’attitudine al servizio di Santa Maria Salome, «Una donna che deve essere per noi un esempio di fede e di servizio al prossimo». In scena il recital “Omaggio a Salome” con i giovani del catechismo. Insieme ai ragazzi ha cantato il Coro Gaudete in Domino del maestro Luigi Mastracci, che ha diretto anche una piccola orchestra. La lettura di brani del Vangelo si è alternata a canti a tema e a momenti di recitazione, con al centro la figura di Salome. «È un momento importante per la nostra comunità, perché stiamo vivendo un passaggio del testimone a questi bambini - ha commentato don Angelo - la fede si trasmette attraverso le opere, e qui gli organizzatori hanno creato un capolavoro di speranza».
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