L'inchiesta
08.12.2025 - 16:56
L'inchiesta sul "business dei dializzati" scuote anche il Cassinate. È di Cassino, infatti, il primario finito nell'inchiesta della Squadra Mobile di Roma arrestato alcuni giorni fa in flagranza di reato con l'accusa di aver intascato una mazzetta da 3.000 euro da un imprenditore del settore delle cliniche private convenzionate. Il gip di Roma ha disposto oggi i domiciliari per Roberto Palumbo, originario della città martire (dove vive buona parte della sua famiglia), primario del reparto di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Sant'Eugenio di Roma sorpreso - secondo gli inquirenti - mentre accettava una mazzetta dall'imprenditore abruzzese Maurizio Terra a non molta distanza dalla Regione Lazio su via Cristoforo Colombo. Pesantissima l'accusa: concorso in corruzione di pubblico ufficiale. Il primario, che ha fornito una esatta ricostruzione dei fatti al gip difendendosi dalle accuse, è una figura di spicco nel settore dell'emodialisi. Nell'inchiesta risultano indagati 12, tra medici rappresentanti di società specializzate e imprenditori. Forte lo sconcerto e l'incredulità nella Cassinate: in tanti hanno potuto apprezzare le doti umane professionali del primario che saprà far valere la sua innocenza nelle sedi opportune. L'inchiesta non sembrerebbe essere affatto chiusa, con molti risvolti ancora da approfondire
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