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L'intervista

Silvana Mersinaj, una miss che sogna il red carpet

Ha vinto la fascia di miss Europa Lady 2023 e grazie a questo titolo è stata ospite alla Festa del Cinema di Roma

Silvana Mersinaj, una miss che sogna il red carpet

Silvana Mersinaj alla Festa del cinema di Roma

Silvana Mersinaj è miss Europa Lady 2023. Classe 1989, mamma albanese e papà kosovaro, è nata nella piccola cittadina di Burrel, in Albania, ed è arrivata in Italia all'età di 11 anni. Vive a Vallecorsa ed è mamma di due bambini. Bellissima e stacanovista, si destreggia tra diverse attività. Gestisce un locale, realizza tatuaggi ed è modella e fotomodella. Nel cassetto il sogno di entrare nel mondo del cinema. Racconta in un'intervista la sua esperienza a Miss Europa, che l'ha portata a calcare il red carpet della Festa del Cinema di Roma, e un po' della sua vita.

Come nasce la tua passione per la moda e il cinema?
«Entrare nel mondo del cinema è stato il mio sogno fin da quando ero bambina. Ho vissuto a Burrel, in Albania, fino all'età di 11 anni, quando con la mia famiglia mi sono trasferita in Italia, a causa delle innumerevoli difficoltà causate dallo scoppio della guerra civile nel 2001, di cui ho ancora vivido il terribile ricordo. Mi sono trovata catapultata in una nuova realtà, con una nuova lingua, mi sono vista costretta a ripartire da zero, entrando nel mondo del lavoro sin da piccola, coniugandolo con la scuola, per poter soddisfare le mie esigenze e aiutare la mia famiglia. Intanto è sempre rimasto vivo in me il desiderio di entrare nel mondo della moda e del cinema. A quattordici anni ho iniziato a partecipare ai concorsi di bellezza e dopo qualche anno sono arrivate le prime proposte lavorative nella moda. Ho continuato a dedicarmi a questo fino all'anno 2011, dopodiché ho accantonato il tutto per potermi dedicare alla mia famiglia e ai miei due splendidi figli».

E poi cosa ti ha fatto cambiare idea?
«Sono stati proprio i miei bambini a spingermi a riprendere quel sogno che avevo chiuso in un cassetto e nel 2021, quasi per gioco, ho deciso di tornare sulle passerelle».

Raccontaci la tua esperienza a Miss Europa...
«Dopo aver vinto il concorso "Star of the year 2023" a Ripi, sono stata notata dal manager Antonio Fioretti, che mi ha proposto di partecipare a Miss e Mister Europa, che si è svolto a Ravenna all'Hotel Azzurra di Marina, sapientemente organizzato da Attilio Mazzoli. Mi sono classificata tra i 75 finalisti provenienti da tutta Italia e da altri Paesi europei. Il primo giorno è stato dedicato alle riprese video e alle sessioni fotografiche. La vera competizione è iniziata nella seconda serata, con le sfilate in abito elegante, casual e in costume da bagno, sotto l'attento occhio della giuria internazionale, composta da grandi professionisti del settore. Mi sono aggiudicata il primo posto, vincendo la fascia di Miss Europa Lady 2023. Grazie a questo titolo sono stata presente il 28 e il 29 ottobre alla Festa del Cinema di Roma. Sono felicissima di questo traguardo, che spero mi porti tante soddisfazioni e, perché no, magari mi apra qualche porta nel mondo del cinema e dello spettacolo, che in passato è rimasta chiusa».

Cosa ha significato per te calcare il red carpet della Festa del Cinema di Roma?
«Innanzitutto mi sono sentita onorata di essere lì. Percorrere il red carpet è stata una sensazione bellissima. E spero che in futuro potrò percorrerlo nuovamente da attrice. Ho avuto l'opportunità di conoscere personaggi dello spettacolo, attori, stilisti, fotografi e il grande onore di incontrare il regista Enio Drovandi, che mi ha dato consigli e giuste nozioni per aprire quella porta che ho sempre desiderato si aprisse. Sicuramente il percorso è in salita, ma mi ritengo una donna tenace e determinata e continuerò a lavorare e a impegnarmi per realizzare il mio sogno».

Progetti futuri?
«Sicuramente studiare per raggiungere questo obiettivo. Mi sono da poco iscritta a un master di formazione sulla comunicazione per il mondo dello spettacolo. A breve inizierò a frequentare corsi che includono lezioni sulla disinibizione emotiva e di regia e preparazione di un monologo da portare ai casting. E ovviamente dovrò studiare recitazione, che è una cosa che ho sempre voluto fare. In questo mi sono sentita molto spronata da un brano di Enio Drovandi, che ho letto dopo averlo conosciuto alla Festa del Cinema di Roma, incuriosita dalla sua figura. Si intitola "Elogio della sconfitta" e parla del vivere una vita che non è quella che si vorrebbe davvero vivere, adattandosi agli standard e sentendosi accettati, ma non è la propria vita. Io voglio vivere la mia vita, quella che mi rende felice, dando alla bambina che è in me quell'opportunità di emergere che non le ho mai dato, adattandomi al contesto e alle circostanze».

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