Frosinone Calcio
26.07.2025 - 12:00
Dopo l’approdo di diversi giovani interessanti e l’insediamento della nuova guida tecnica di Massimiliano Alvini, il Frosinone continua a definire la propria fisionomia in vista della prossima stagione. Nella giornata di ieri, nella sede del ritiro pre campionato del Terminillo, è stato presentato Gabriele Calvani, difensore centrale arrivato dal Genoa dopo aver giocato in prestito nella passata stagione al Brescia. Un ritorno per lui, visto che in passato aveva già vestito la maglia giallazzurra nelle giovanili.
«Il mio arrivo? Tutto è partito dal diesse Castagnini - dice - con il quale ho lavorato lo scorso anno a Brescia. È stato lui a contattarmi per primo e a parlarmi del progetto Frosinone. Di una squadra giovane, piena di entusiasmo e voglia di emergere. A quel punto non ho avuto dubbi a dire immediatamente sì». Un passaggio naturale, quasi scritto, quello del ritorno in Ciociaria. Calvani conosce bene Ferentino e non dimentica le proprie origini calcistiche.
«Rientrare al Centro Sportivo di Ferentino è stato emozionante. Qui ho giocato nella formazione Under 16 nel 2019. Il mio primo club a livello professionistico. Tornarci ora, da giocatore della prima squadra, è una grande soddisfazione personale». Fisico longilineo, buona velocità e spiccata attenzione in marcatura, Calvani ha già ben chiaro il suo modello di riferimento. «Mi ispiro a Rudiger. Un esempio per me. Forte fisicamente, veloce, concentrato. Cerco di imparare da lui ogni volta che lo vedo giocare».
L’adattamento con i nuovi compagni, intanto è già a buon punto. «Qualcuno dei ragazzi lo conoscevo già dai tempi della mia prima esperienza qui a Frosinone. Ma in generale sono tutti molto disponibili, mi hanno fatto sentire subito a casa. L’inserimento è stato naturale, anche grazie al clima positivo che si respira nello spogliatoio». Un ruolo fondamentale nella scelta del difensore romano lo ha avuto anche il tecnico Massimiliano Alvini. «Ho parlato con il mister prima di firmare. Conosco il suo modo di lavorare e quanto tenga alla crescita dei giovani. Le sue parole mi hanno convinto ancora di più. So che qui posso migliorare tanto».
Fuori dal campo, Calvani si racconta come un ragazzo dai gusti semplici e dagli interessi definiti. «Fino a poco tempo fa studiavo, poi ho dovuto interrompere per motivi personali, ma conto di riprendere presto. Amo ascoltare musica e stare con le persone a cui voglio bene. Gli amici e la famiglia sono fondamentali». Per il Frosinone si tratta di un profilo già pronto a dare il suo contributo. Calvani non nasconde la propria ambizione, ma la accompagna con umiltà. «Sono qui per lavorare, crescere e farmi trovare pronto. Voglio ricambiare la fiducia del club con l’impegno quotidiano».
Il Frosinone riparte, dunque, anche dalla continuità delle proprie radici e da un difensore che ha scelto di tornare lì dove tutto è cominciato. Con la determinazione di chi ha già capito che, per arrivare lontano, bisogna prima di tutto sentirsi come se si fosse a casa.
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