Cerca

Frosinone

Alen Sherri: «Per me una grande occasione»

Il nuovo portiere del Frosinone entusiasta della scelta appena fatta: «Ho deciso di venire qui in pochi minuti»

Alen Sherri: «Per me una grande occasione»

Mentre la squadra prosegue al preparazione a pieno ritmo al Terminillo, cominciamo a conoscere i volti nuovi di questo Frosinone. E per farlo non si poteva che partire dal “numero uno”. È arrivato in giallazzurro con il sorriso e le idee chiare Alen Sherri, il nuovo portiere preso dal Cagliari. Per lui si tratta di un passo importante nel suo percorso professionale.
«La trattativa - dice - per venire a Frosinone è stata breve. Sono felice di essere qui, è un’opportunità importante e darò il massimo».

Classe 1997, Sherri ha esordito in Serie A lo scorso anno con i sardi (otto presenze), ma ora è pronto a raccogliere una nuova sfida tra i pali della formazione ciociara. L’impatto con l’ambiente giallazzurro è stato più che positivo.
«Ho trovato un gruppo di bravi ragazzi che mi hanno accolto molto bene. Con il mister e la squadra mi piace il modo in cui stiamo cercando di costruire la prossima stagione. Le idee ci sono e penso possa essere una buona annata per tutti».
Per Sherri, nato a Lezhë ma con un legame profondo con l’Italia, vestire la maglia di un club che punta in alto è un onore.
«Essendo albanese, giocare in Serie A in Italia è un sogno. Serie A e Serie B sono molto vicine. Come livello non cambia molto. Mi sento di vivere una grande opportunità. Sono venuto dall'Albania ed ho subito esordito in A, ora ho questa possibilità in B e la reputo fondamentale per la mia carriera».

Portiere moderno, non ama troppo parlare di sé, ma una qualità la sottolinea.
«Non mi piace elogiarmi, ma giocare con i piedi è uno dei miei pregi. Mi piace imparare, da quando sono arrivato sto cercando di crescere e con il mister sto lavorando per migliorare in ogni aspetto del ruolo».
Tra le motivazioni che hanno spinto Sherri a dire sì al Frosinone c’è anche la cornice dello “Stirpe”, una delle più calde dell’intero panorama cadetto.
«Una delle prime cose che mi ha detto il direttore è che qui c'è una tifoseria calorosa e uno stadio bellissimo. Già sapevo tutto perché avevo visto qualche partita lo scorso anno, e questa è stata una delle cose che più mi ha colpito. In questi primi giorni in città ho già avuto modo di incontrare qualche tifoso».
Sguardo rivolto al futuro, con la consapevolezza che servirà grande spirito di sacrificio per affrontare un campionato lungo e insidioso.

«L’anno scorso è passato, non ne parliamo più. Pensiamo al futuro, anche per questo sono qui. Il Frosinone è una società conosciuta in Italia. Ha fatto tre volte la A. L’ultima stagione è andata com’è andata, ma credo sia stato un caso. Personalmente spero di fare bene, e da parte della squadra mi aspetto il 100%, sempre. Tutti dobbiamo avere fame e voglia di fare qualcosa in più».
Fuori dal campo, Sherri mostra un lato più leggero e personale. Due sono le sue passioni, raccontate con un sorriso.
«Mi piace passare tempo con mia moglie, ed è sicuramente la cosa più importante. Poi gioco a Counter-Strike, un videogioco molto popolare in Albania. In Italia non è molto conosciuto, ma io non ho mai smesso di giocarci».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione

Ultime dalla sezione