Spazio satira
Serie B
16.06.2025 - 11:23
Non c’è pace per la Salernitana. Dopo le proteste del club campano per via della storia playout, che inizialmente sarebbero dovuti essere contro il Frosinone, non soltanto la squadra granata si è trovata a perdere l’andata contro la Sampdoria 2-0. A rendere ancor più amara la serata, è stata una nottata da incubo. La squadra, ripartita da Genova due ore dopo la fine della partita d’andata dello spareggio salvezza, ha preso un aereo charter. I giocatori e lo staff hanno cenato con un pasto d’asporto, che comprendeva anche riso alla cantonese. Subito dopo il decollo, però, in molti hanno avvertito problemi gastrointestinali, che sono peggiorati con il trascorrere delle ore. All’arrivo all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, ben sedici tesserati sono stati trasportati in ospedale, tra Salerno e Battipaglia, da quattro ambulanze e mezzi privati.
Gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Genova questa mattina si sono recati nell’hotel che ha ospitato la Salernitana, per sentire gli addetti che hanno preparato il cibo, che hanno spiegato come la cena sia stata preparata al momento su indicazione del nutrizionista del club granata. A detta della direzione della struttura, potrebbero esserci stati problemi di conservazione successivi, forse per via del caldo.
L’amministratore delegato della squadra granata, Maurizio Milan, ha spiegato: «L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver annullato l’allenamento odierno a causa di una grave intossicazione alimentare che ha colpito ventuno componenti del gruppo squadra, tra calciatori e staff, culminata in una serie di malori avvertiti nel corso del viaggio di rientro da Genova dopo la partita di andata playout disputata ieri contro la Sampdoria».
E ancora: «Siamo sinceramente provati per quanto accaduto e dalla serie di avvenimenti che rischiano di minare il regolare e sereno avvicinamento della Salernitana agli ultimi e fondamentali minuti della stagione. Ci siamo già interfacciati informalmente con la Lega Serie B, ricevendo un’apertura di massima a valutare le nostre istanze. Molti calciatori e lo staff, al momento, non sono in grado neppure di presentarsi al centro sportivo per riprendere la preparazione e confidiamo nella disponibilità degli organismi preposti affinché si possa tener conto di questa seria situazione e, nello stesso tempo, accertare le cause di questo diffuso e grave episodio».
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