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Serie B

Il Frosinone aspetta in assoluta tranquillità

Domani ci sarà l’udienza davanti al procuratore generale della Figc con i lombardi che proveranno a difendersi

maurizio stirpe

Il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe FOTO FEDERICO PROIETTI

Il Frosinone resta sempre alla finestra ad aspettare l’ufficializzazione di poter giocare anche nella prossima stagione in Serie B. E lo fa in assoluta tranquillità, visto che con il passare delle ore la posizione del Brescia non sta certo migliorando.

Un passo indietro

L’accusa al club da parte della Procura Figc, che come tutti sappiamo ha chiuso le indagini domenica, è quella che il club lombardo non ha provveduto al regolare pagamento di Irpef e Inps dei suoi tesserati alle scadenze di febbraio (inerenti novembre dicembre, gennaio e lo stesso febbraio) e di aprile. Nell’occasione il Brescia ha fatto ricorso ai crediti d’imposta per compensare i suoi debiti verso l’erario: la scadenza era per gli stipendi (pagati poi regolarmente), per Irpef e Inps. E il pagamento di queste tasse è stato bocciato. Una prassi, quella di affidarsi ai crediti di imposta, molto diffusa, da parte delle aziende. Ossia acquistare crediti da agenzie che ne fanno incetta e li mettono in vendita, consentendo a chi li acquista un risparmio. In questo caso il club di Cellino ne ha comprati per un totale di 2,4 milioni, con uno sconto del 15%. Il tutto al limite della scadenza del 17 febbraio. Con quei crediti nel proprio cassetto fiscale il Brescia ha potuto emettere i suoi F24: da 1.439.676 euro per la scadenza di febbraio, da 445.485 per quella di aprile. Ma l’Agenzia delle Entrate quei crediti non li ha mai trovati. Ed ecco che allora il presidente delle rondinelle sostiene di essere stato truffato dall’agenzia che gli ha ceduto quei crediti (il Gruppo Alfieri SPV Srl), malgrado il suo fiscalista l’avesse rassicurato sulla sua solidità.

Cellino, difesa impossibile

La domanda a questo punto è se Cellino potrà convincere i giudici di essere stato truffato. Per quanto riguarda la giustizia sportiva, e quindi indirettamente le sorti del Frosinone Calcio, non sarà assolutamente possibile. La responsabilità è totalmente sua in quanto legale rappresentante della società. Semmai potrà far valere le sue ragioni verso l’agenzia che lo avrebbe truffato, in sede penale. Ecco allora che può essere dato per scontato che il Brescia verrà penalizzato di 2 punti per non aver pagato l’Irpef e di altri 2 per l’Inps. Un totale quindi di 4 punti da scontare subito per la scadenza di febbraio, mentre per il mancato pagamento ad aprile ce ne saranno altri 4 ma da scontare nella prossima stagione.

I tempi per le risposte

Per domani, come detto, la Procura Figc ha convocato il Brescia per una audizione. Poi scatterà il deferimento e verrà fissata la data per l’udienza di primo grado al Tfn (nella migliore dei ipotesi il 30 maggio, e nella peggiore il 3 giugno). Nel frattempo si è parlato anche di un possibile patteggiamento da parte di Cellino, ma ci sono recenti sentenze che per casi del genere non lo permettono. In conclusione con la penalizzazione di 4 punti il Brescia diventa terzultimo, il Frosinone sale al sestultimo posto e quindi è salvo, mentre la Salernitana ha la posizione favorevole allo spareggio play out che potrà giocare la Sampdoria, che invece a oggi sarebbe retrocessa in C. Per ciò che concerne la data per la sfida tra campani e liguri sarà fissata dopo la sentenza di primo grado.

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