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La sconfitta di Palermo ha complicato in maniera importante la corsa salvezza dei giallazzurri

Frosinone, discesa all’inferno

Nelle ultime cinque giornate il Frosinone ha ottenuto soltanto due punti. Ora è sceso in zona play out e anche vincendo l’ultima gara non sarebbe salvo

Fabio Lucioni

Fabio Lucioni FOTO FEDERICO PROIETTI

A scherzare con il fuoco prima o poi ci si brucia. Al Frosinone è già accaduto lo scorso campionato, quando per un solo maledetto punto è retrocesso dalla Serie A alla B, ma evidentemente la lezione non è bastata. Perché anche in questo finale di stagione la squadra si sta sciogliendo come neve al sole. Ma retrocedere dalla A poteva in qualche modo essere messo in preventivo, e se Di Francesco e i suoi ragazzi fossero riusciti a salvarsi si sarebbe dovuto parlare di miracolo calcistico, farlo dalla serie cadetta alla C è inaccettabile. Per tanti motivi. Primo tra tutti, aver investito solo parte degli introiti arrivati dalle tante plus valenze degli ultimi anni.

Quattro punti in sei giornate
Ma chi ci conosce sa che la cosa di cui più ci piace parlare, è l’aspetto tecnico. E da questo punto di vista non riusciamo, malgrado sforzi enormi, a trovare la benché minima risposta a una serie infinita di domande. Nelle ultime sei giornate il Frosinone non è riuscito a vincere una partita ottenendo soltanto quattro punti frutto di altrettanti pareggi. Di cui due dei nulla di fatto sono arrivati nelle gare interne contro l’ultima della classe Cosenza e la penultima Cittadella. Ma è soprattutto alla luce del solo punto ottenuto nelle ultime tre giornate, che il Frosinone è passato dai quattro punti che vantava sulla zona retrocessione a quella play out. Tre incontri nei quali Lucioni, l’esempio più eclatante, è sempre stato lasciato in panchina dall’inizio alla fine. Nemmeno un po’ di scaramanzia da parte di Bianco, visto che nelle precedenti otto gare con l’ex Lecce e Benevento in campo (partendo due volte titolare e le altre dalla panchina), la sua squadra aveva ottenuto la bellezza di sedici punti. Battute a parte sulla scaramanzia, resta inspiegabile il motivo per cui Lucioni non sia stato impiegato quantomeno nei minuti finali di Pisa e in casa con il Cittadella in modo tale da blindare (come accaduto ogni volta che è stato chiamato in campo) il pareggio nel primo caso e il vantaggio per 1 a 0 nel secondo. E poi venerdì sera a Palermo, con la squadra schierata con la difesa a tre, perché non ha fatto parte dell’undici iniziale? La nostra impressione alla fine sarà sbagliata, ma ci sembra che quando un allenatore arriva sulla panchina del Frosinone dopo aver iniziato la sua gestione con grande raziocinio sotto tutti i punti di vista, poi inizia a “inventare”. È accaduto con Greco e ora sta succedendo con Bianco.

Play out con la Sampdoria?
Ma adesso è inutile stare qui a recriminare su quello che poteva essere e non è stato. Meglio piuttosto che ognuno, dal primo dei dirigenti all’ultimo dei calciatori, passando chiaramente per l’allenatore, si faccia un esame di coscienza per poter provare a salvare il salvabile. O meglio la Serie B. Evitare la retrocessione non sarà cosa facile, ma nemmeno impossibile. Innanzitutto bisognerà far valere le motivazioni diverse rispetto agli emiliani nella gara di martedì sera sul campo del Sassuolo e quindi portare a casa i tre punti. A quel punto i play out sarebbero garantiti, ma si potrebbe anche nutrire una piccola speranza di salvezza diretta nel caso il Brescia non vinca la sua sfida interna contro una Reggiana che però non ha più nulla da dire al campionato. Salvezza diretta possibile anche nel caso che, sempre chiaramente partendo dal presupposto di fare bottino pieno contro il Sassuolo, il Mantova perda al “Martelli” con il Catanzaro e a quota 43 si formi il quartetto composto dagli stessi lombardi, dal Brescia, dalla Sampdoria e dal Frosinone. Tornando a quello che potrebbe essere lo spareggio play out, se le tre squadre attualmente a quota 40 vincono, come sulla carta dovrebbe accadere, il Frosinone dovrà affrontare la Sampdoria. Ma se i canarini vincono l’ultimo turno e i blucerchiati no, il play out potrebbe essere contro la vincente dello scontro diretto tra Cittadella e Salernitana.

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