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Vivarini ha scelto la squadra canarina anche per questo motivo

Il Frosinone può ripartire da una base di grande valore

Il presidente Maurizio Stirpe ha garantito che non è necessario vendere calciatori importanti. Bisognerà solo apportare qualche piccolo ritocco

mazzitelli brescianini

Luca Mazzitelli e Marco Brescianini FOTO FEDERICO PROIETTI

Da domani 1° luglio Vincenzo Vivarini potrà diventare ufficialmente il nuovo allenatore del Frosinone. Per lui è pronto un contratto biennale con opzione per il terzo, ma con delle condizioni che la dirigenza giallazzurra, nella persona del direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi, e l’allenatore di Ari stanno finendo di valutare. Un accordo, comunque, lungo, considerando i canoni che in genere adotta il club di Viale Olimpia per quanto riguarda i contratti con i suoi allenatori, a dimostrazione che il Frosinone Calcio crede molto nel suo nuovo tecnico.

Una sorta di prosecuzione, dal punto di vista prettamente del gioco, di quelle che sono state le squadre delle ultime stagioni prima sotto la guida di Fabio Grosso e poi di Eusebio Di Francesco, considerando che anche a Vivarini piace fare possesso, gestire la partita e attuare sempre una manovra propositiva. Non a caso in passato il neo mister aveva in più occasioni sottolineato di ispirarsi in particolare alle squadre di Sarri e a quelle di Cruijff e in particolare il Barcellona.

Modulo diverso rispetto agli ultimi suoi due predecessori
Idea di gioco, come detto, vicinissima a quella dei suoi due predecessori sulla panchina del Frosinone, ma modulo tattico diverso. Fabio Grosso ha vinto il campionato di Serie B stagione 2022/2023 schierando la squadra quasi esclusivamente con il 4-3-3. Nell’ultimo campionato, in cui la salvezza in Serie A non è arrivata soltanto per motivi che restano sempre difficili da spiegare, di base il tecnico Eusebio Di Francesco ha proseguito con il 4-3-3, per poi far giocare l’ultima parte di stagione alla sua squadra con il 3-4-2-1. Vivarini, invece, predilige il 4-4-2, ma che può tranquillamente trasformarsi in un 4-2-3-1.

L’attuale rosa a disposizione è di assoluto valore
E poi, è chiaro, che al di là dell’atteggiamento tattico o di gioco, la differenza più importante la fanno come sempre i calciatori. E da questo punto di vista in questo momento Vivarini può contare su una rosa di assoluto valore per la categoria, che non dovrebbe avere troppe novità in uscita, come sottolineato anche nei giorni scorsi dal presidente Maurizio Stirpe.
«Io penso - aveva detto il patron del club di Viale Olimpia - di avere una squadra competitiva che al massimo avrà bisogno di uno o due ritocchi. Poi però è chiaro che, come ripeto sempre, se qualcuno vuole andare via e si verificano le tre famose condizioni (volontà del calciatore, della società e cessione pagata nel giusto modo), sarà sostituito in maniera adeguata. Non abbiamo alcun bisogno di vendere, perchè negli ultimi anni dal punto di vista della gestione societaria abbiamo fatto le cose nel migliore dei modi».

Il mercato in entrata propone due nomi nuovi
Sul fronte acquisti i nomi nuovi sono rappresentati da due giovani della Juventus: il centrocampista del 2005 Joseph Nonge e la punta centrale del 2001 Emanuele Pecorino.

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