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Insieme a Oyono sarà uno degli “acquisti” importanti del Frosinone

Marchizza e quella voglia di ritornare più forte di prima

L’esterno difesa pronto a ripartire da dove ha lasciato a causa del brutto infortunio. Con lui la stagione dei canarini era stata ottima

Riccardo Marchizza

Riccardo Marchizza FOTO FEDERICO PROIETTI

Dopo aver ribadito per l’ennesima volta che il Frosinone, come dichiarato più volte dal suo responsabile dell’area tecnica, Guido Angelozzi, non ha alcuna fretta nel decidere chi siederà sulla panchina dei canarini al posto di Eusebio Di Francesco, va comunque sottolineato il fatto che restano sempre tre i candidati principali: Vincenzo Vivarini, Paolo Bianco e Alberto Aquilani. Il primo è probabilmente quello che dal punto di vista delle idee di gioco può essere considerato il più vicino a Di Francesco. Il secondo è un ragazzo che piace molto al direttore che lo segue praticamente da quando ha svestito i panni di calciatore per diventare tecnico in seconda della Primavera del Sassuolo (con Angelozzi diesse della prima squadra), mentre il terzo piace per la sua giovane età e la voglia di affermarsi. Oltre all’esperienza maturata per tanti anni in club importanti nelle vesti di calciatore. E allora non resta che aspettare l’inizio della prossima settimana quando il presidente Maurizio Stirpe (lunedì 24) terrà la conferenza stampa nella quale rivelerà il nome del nuovo allenatore.

Rosa già così competitiva
Così come in più occasioni Angelozzi ha ribadito che per la scelta dell’allenatore c’è tempo e che sono diversi quelli pronti a sedere sulla panchina del Frosinone, lo stesso direttore ha anche parlato di come dal punto di vista dei calciatori non ci sarà bisogno di troppi acquisti considerando il numero elevato di quelli sotto contratto, e di questi tanti in grado di poter fare la differenza in Serie B. Chiaro, poi, che se qualcuno di loro dovesse andare via, come ad esempio Brescianini o altri, Angelozzi è pronto a rimpiazzarli nel migliore dei modi.

La carica di Marchizza
Tornando ai giallazzurri sotto contratto e di spessore come dice giustamente il loro direttore, ce n’è uno la cui assenza nella seconda parte di stagione è stata decisiva per la mancata salvezza. Stiamo parlando dell’esterno mancino del pacchetto arretrato, ma all’occorrenza anche “braccetto” di una difesa a tre, Riccardo Marchizza. Tutti hanno letto il suo messaggio pubblicato sul profilo personale di instagram e avuto la conferma di come il classe ‘98 non veda l’ora di tornare in campo e riprendersi quanto perso nella stagione da poco conclusa. «Continuo a credere che dalle grandi delusioni nascono i più grandi successi» ha scritto tra l’altro, e ora la parola passerà al rettangolo di gioco. L’ex Sassuolo, come si ricorderà, si era infortunato il 26 novembre procurandosi la rottura del muscolo del retto femorale della coscia sinistra e poi è stato operato in Finlandia. Per lui uno stop che è durato fino a fine stagione, anche se nelle ultime gare è andato in panchina, e che al Frosinone, numeri alla mano, è costato la retrocessione. Nelle prime tredici giornate, in cui Marchizza era sempre stato in campo dall’inizio alla fine in tutte le gare ad eccezione dell’ultima di questa serie contro il Genoa quando a venti minuti dallo scadere si è procurato il grave infortunio, la squadra ciociara viaggiava con la media di 1,38 punti a partita. Senza Marchizza la stessa si è abbassata a 0,68.

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