Spazio satira
Il punto
28.05.2024 - 15:00
Il presidente Maurizio Stirpe e il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi FOTO FEDERICO PROIETTI
Dura. Durissima da mandare giù una retrocessione che il Frosinone non avrebbe mai meritato. Nonostante una rosa di squadra costruita con il minimo sforzo economico, in modo da proseguire quella giusta politica riguardante la sostenibilità, mister Di Francesco e i suoi ragazzi sono arrivati a un minuto da un miracolo sportivo che avrebbe avuto dell’incredibile. Quelli che dopo la sconfitta di domenica contro l’Udinese hanno inveito contro tecnico e calciatori seguiti poi dai soliti “fenomeni da tastiera”, di calcio sanno poco o nulla. Di sicuro non si sono mai dilettati a dare soltanto un’occhiata alle rose delle altre squadre partite a inizio stagione con l’obiettivo salvezza.
Vogliamo ricordarglielo noi, anche se sappiamo che è tempo sprecato. In particolare, senza andare a vedere quelli che erano i calciatori sui quali potevano contare le varie Salernitana, Verona, Lecce o Sassuolo, ci limitiamo soltanto ad elencare la batteria del reparto avanzato di Empoli e Cagliari che hanno chiuso il campionato con un solo punto in più del Frosinone. Lì dove Di Francesco poteva contare su Cheddira, Cuni e Kaio Jorge, e vogliamo aggiungere anche Soulé seppure non una prima punta ma comunque con spiccate doti offensive, Ranieri aveva a disposizione Pavoletti, Luvumbo, Petagna, Lapadula, Oristanio e Shomurodov, mentre Nicola gente come Caputo, Cerri, Cambiaghi, Niang, Destro e Cancellieri. E allora dite voi, come si fa a non parlare di stagione eccezionale da parte della “banda” Di Francesco? Ma attenzione, di questo non vogliamo convincere nessuno. La speranza è soltanto quella che i tanti critici con i quali ci troviamo a dover fare i conti da inizio stagione, spariscano come spesso hanno fatto quando il Frosinone è sceso di categoria. Perché quel bellissimo “TI AMO” mostrato dalla curva nord nella loro spettacolare coreografia prima del fischio d’inizio della maledetta sfida di domenica, purtroppo non appartiene a tutti quelli che in questa stagione hanno riempito gli spalti del “Benito Stirpe”. Meglio pochi ma buoni anche se, purtroppo in Serie B.
Ma ora non bisogna sbagliare
Nonostante nel nostro mezzo secolo passato a seguire il Leone partendo dalle “palanche” del Matusa, ci sia già capitato di vivere momenti più o meno identici. A partire da un Frosinone-Frattese, passando per Frosinone-Carpi fino ad arrivare a Frosinone-Foggia, ma la delusione di domenica sera supera tutte le precedenti messe insieme. Nel calcio, però, così come nella vita, non c’è tempo per piangersi addosso, bisogna guardare subito avanti per programmare una nuova stagione che proprio alla luce dello “schiaffo” tremendo ricevuto in occasione della partita contro l’Udinese, è molto a rischio e quindi non bisogna assolutamente sbagliare. Il presidente Stirpe si è preso tre settimane di tempo prima di ripresentarsi davanti alla stampa per parlare appunto di futuro. Convincere il direttore dell’area tecnica Angelozzi a restare non sarà facile, non ultimo alla luce del corteggiamento che lo stesso ha ricevuto nell’ultimo periodo da parte di Sampdoria e Salernitana, ma è certo che il patron del Frosinone ci proverà. Sarà questa la prima e più importante mossa da non sbagliare. A seguire le altre, legate, chiaramente, a tecnico e calciatori.
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