Il torneo di Indian Wells, uno dei Masters 1000 più prestigiosi del circuito, vede l’Italia rappresentata negli ottavi di finale solo da Jasmine Paolini. La numero 6 del mondo ha conquistato il quarto turno con una vittoria sofferta contro la rumena Jaqueline Cristian, replicando il risultato del 2024, quando fu poi fermata dalla russa Anastasia Potapova. Ora, ad attenderla, c’è un’altra russa, Liudmila Samsonova, in un match che si preannuncia impegnativo.
L’assenza di Jannik Sinner, costretto a uno stop di tre mesi per la vicenda del Clostebol, pesa come un macigno sul movimento italiano. Il talento di San Candido, che proprio qui in California aveva fatto registrare i controversi test positivi, avrebbe avuto motivazioni extra per brillare. Senza di lui, l’ultimo azzurro a cedere al terzo turno è stato Matteo Arnaldi, sconfitto nella nottata italiana dall’americano Brandon Nakashima.
Un movimento che dipende da Sinner?
Il tennis tricolore si interroga: è davvero così dipendente dalle imprese di Sinner? In parte sì, considerando che l’unico titolo vinto da un italiano nel 2025 è stato proprio il suo agli Australian Open. Tuttavia, la realtà è più sfumata. La classifica mondiale vede ben 11 italiani nella top-100, un risultato che non arriva per caso, ma è frutto di prestazioni concrete. A Indian Wells, però, il bilancio è agrodolce: tra controprestazioni e problemi fisici, molti azzurri non hanno brillato.
Matteo Berrettini, ad esempio, poteva fare di più contro Stefanos Tsitsipas al terzo turno, ma il greco, fresco vincitore a Dubai, è un avversario ostico per chiunque. Lorenzo Musetti, fermo tre settimane per un infortunio al polpaccio, ha perso di misura contro il francese Arthur Fils, mostrando poca continuità. Flavio Cobolli, debilitato da un attacco influenzale, e Luca Nardi, alle prese con problemi di stomaco, non sono riusciti a replicare i risultati dell’anno scorso. Bene invece Matteo Gigante, al secondo turno per la prima volta in questo torneo, e Giulio Zeppieri, in tabellone dopo le qualificazioni e un’operazione al polso. Deludono invece Lorenzo Sonego, mai a suo agio su questi campi, e Luciano Darderi, in una fase di involuzione.
Donne: Paolini regge, ma il resto arranca
Tra le donne, Jasmine Paolini è l’unica luce in un quadro opaco. Lucia Bronzetti si è arresa al terzo turno alla numero 1 del mondo, Aryna Sabalenka, mentre Elisabetta Cocciaretto ha offerto una buona prova contro la testa di serie numero 15, Karolina Muchova, senza però trovare il guizzo decisivo.
In attesa di vedere cosa farà Paolini contro Samsonova, l’Ital-tennis deve fare i conti con un torneo al di sotto delle aspettative. È innegabile che Sinner sposti gli equilibri, ma lo stesso si potrebbe dire di altri Paesi: senza i loro numeri 1, come la Spagna o la Germania, anche loro faticherebbero. Il 2025 è ancora lungo, e trarre conclusioni ora sarebbe prematuro. Per ora, il movimento tricolore si gode i suoi 11 top-100 e guarda avanti, con la consapevolezza che il ritorno di Sinner potrebbe cambiare tutto.